Ieri sera al Teatro “De Filippo” di Agropoli è andato in scena il sogno di Sal Da Vinci.
“Italiano di Napoli”, in scena ieri sera al “De Filippo” di Agropoli, è uno spettacolo costruito sul sogno, quell’arte che da Napoli si estende in tutta Italia. L’originale scenografia, una fabbrica dismessa, introduce lo spettatore in una nuova dimensione, in cui il protagonista è lui: Sal Da Vinci. Un cantante prestato al Teatro che lo accoglie, lo adotta e ne sublima le dote canore. Non a caso ad accompagnarlo in questo viaggio c’è un universo di artisti che arricchiscono la scena. Grazie al suo particolare modo di vivere il palcoscenico Ernesto Lama, nel ruolo di custode di una fabbrica dei sogni ormai dismessa, diventa il detentore di un modo di vivere l’arte che non esiste più. Quell’arte del teatro napoletano che prendeva forma nella vita reale, quel sogno che si respirava per le strade della città e diventava realtà scenica. E poi c’è il divertentissimo Davide Marotta nelle vesti di spirito della città di Napoli. Lui, proprio come la sua città, ha un aspetto che non ha una definizione ma crea stupore, curiosità ed infine affetto. Davide rappresenta lo spirito di Napoli che cerca di spiegare a tutti cosa sia il sogno e soprattutto cerca di spiegarlo all’Italia, impersonata dalla bella e brava Gaia Bassi.
In “Italiano di Napoli” Italia è una donna che ha sofferto a lungo, che ha lottato per avere una bandiera, un vessillo da indossare. Un’Italia che subisce ancora il peso delle divisioni interne forse perché ha perso il suo cuore, il cuore di Napoli. Lo ritroverà in scena grazie alle canzoni di Sal Da Vinci che raccontano vicende di vita vissuta, amori lontani, sentimenti scomparsi. Sono i pezzi del suo ultimo album “Non si fanno prigionieri”, infatti, a segnare le tappe di questo viaggio. Parole e musica acquistano un aspetto nuovo grazie alle coreografie di un eterogeneo corpo di ballo. Sal Da Vinci, accompagnato da un’orchestra di sei elementi, posizionati ai piani alti della scenografia, racconta il sogno muovendosi con disinvoltura nello spazio di una scenografia costruita su due piani, quasi a voler simboleggiare la divisione tra sogno e realtà, tra lo spirito di Napoli e l’Italia.
Una divisione immaginaria che soltanto la musica può unire. E così Sal Da Vinci omaggia la canzone della tradizione italiana e napoletana, non solo avvalendosi della collaborazione del grande Renato Zero ma anche interpretando un repertorio che va da “Se Telefonando” fino a “Tu si ‘na cosa grande ”. Italiano di Napoli, per la regia di Alessandro Siani, è uno spettacolo completo, una famiglia numerosa che va in giro per l’Italia con la voglia di diffondere un sentimento. A suggellare questo senso di unione e appartenenza è anche la presenza in scena di Francesco Da Vinci, figlio d’arte che sul palcoscenico si imprime per la sua bravura. Il quarto appuntamento di questa terza stagione teatrale, dunque, è un sogno che diventa magia tanto da far riattivare le ruote di quella fabbrica dismessa. È il miracolo delle emozioni, dei sentimenti, dell’arte e del teatro che ha più forza e potere di qualsiasi lotta o divisione.