Sant’Angelo a Fasanella: travolto e ucciso in autostrada, due rinvii a giudizio

Omicidio colposo l'accusa in seguito alla morte di Antonio Beneventano

Di Katiuscia Stio

Omicidio colposo l’accusa in seguito alla morte di Antonio Beneventano

Rinviati a giudizio i due indagati per la morte di Antonio Beneventano, 45 anni, l’assicuratore salernitano, originario di Sant’Angelo a Fasanella, che, nello scorso mese di marzo, ha perso la vita in autostrada, tra gli svincoli di Eboli e Campagna, prima tamponato da un’auto e poi travolto da un’altra. I due sono accusati di omicidio stradale.

Si tratta di Mossucca (che era alla guida del mezzo – arrestato poco dopo l’incidente) e Facenda di Petina, reo di aver travolto con la sua Ford, accidentalmente, dopo il primo impatto, il giovane Beneventano. Il Gup Ascoli ha rigettato tutte le istanze avanzate dai legali della difesa, sostenendo, invece, le tesi della parte civile assistita dall’avvocato Horace Di Carlo. La prima udienza si terrà a marzo e sar

à una delle prime volte che si andrà in aula per omicidio stradale.

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