Aumenti anche in Cilento e Vallo di Diano
Molti comuni hanno moltiplicato illegittimamente la tassa sui rifiuti, la Tari, applicando più volte, anche su garage, soffitte e cantine, la quota variabile che caratterizza questo tributo. Questa la denuncia del Codacons Campania.
“Il risultato è che il balzello è stato complessivamente gonfiato ed in alcuni casi è anche raddoppiato. Il problema non è di poco conto, visto che riguarda molti comuni, alcuni anche grandissimi.- prosegue Codacons- Tra i primi comuni analizzati in provincia di Salerno, dopo la nostra attenta analisi, irregolari sono risultati per ora Pontecagnano e Sala Consilina, ma sicuramente altri comuni saranno interessati”.
Cosa fare?
“Consigliamo innanzitutto– afferma l’Avv. D’Angelo dell’Ufficio Legale Codacons Campania – di effettuare il pagamento dell’ultima rata prevista per il giorno 30 novembre al fine di evitare azioni di recupero, poi siamo pronti a chiedere il rimborso ed invitiamo i contribuenti interessati a recarsi presso la nostra sede, dove è pronto il modulo, con:
1) una copia di documento identità e codice fiscale;
2) fotocopia di tutte le quietanze dei pagamenti effettuati per i quali si intende chiedere il rimborso.
La documentazione potrà essere inviata a mezzo mail all’indirizzo codacon.campania@gmail.com e l’utente sarà contattato per prendere appuntamento per la sottoscrizione dell’istanza di rimborso.
Il rimborso dovrà avvenire entro 180 gg scaduti i quali se non è stato effettuato alcun riscontro all’istanza o sarà stato negato il rimborso si potrà agire innanzi alla commissione tributaria entro i successivi 60 gg”.
Il problema dell’aumento della Tari ha riguardato diversi Comuni. Denunce in tal senso sono arrivate anche da Vallo della Lucania, da parte degli esponenti del Movimento 5 Stelle. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Antonio Aloia, ha però smentito questa ipotesi, parlando di rincari minimi.