Scontro su immobili comunali, oneri di urbanizzazione e esternalizzazione dell’accertamento e riscossione tributi
Si è tenuto lo scorso 27 Novembre, presso l’Aula Consiliare del comune di Agropoli, il Consiglio Comunale per la discussione di temi di particolare. Fra gli argomenti trattati, l’aggiornamento del piano di vendita degli immobili comunali, l’aumento del 162% degli oneri di urbanizzazione e l’esternalizzazione dell’accertamento e della riscossione dei tributi minori. Su questo punto ferma è stata la disapprovazione del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Consolato Caccamo.
Il Consigliere pentastellato sul piano della vendita immobiliari ha palesato la necessità di venire a conoscenza della situazione attuale degli appartamenti della ex struttura scolastica dell’Avviamento sita nei pressi del centro storico. Seppur facenti parte del patrimonio dell’ente “si evidenziato la attuale occupazione abusiva di questi immobili e su cui l’amministrazione ancora ad oggi resta inerme”, ha sottolineato.
Pugno duro del Movimento anche su altra decisione non condivisa ovvero l’aumento al 162% degli oneri di urbanizzazione. Il Consiglio Comunale votando tale aggiornamento degli oneri ha ottemperato ad un obbligo di legge di adeguamento Istat che ad Agropoli non veniva effettuato dal lontano 1985. Sul punto Caccamo ha evidenziato come fosse “assolutamente inaccettabile che questa amministrazione, per buona parte al governo della città già da dieci anni, mai fino ad ora si fosse accorta di tali obblighi di legge e quindi non adeguando gli oneri di volta in volta abbia creato un danno erariale e di mancata redistribuzione degli oneri in opere di urbanizzazione. Per non parlare del fatto che dall’entrata in vigore del rincaro, chi dovrà effettuare lavori di costruzione, sarà fortemente penalizzato rispetto a chi ha presentato domande fino a quel momento”.
Altra decisione non condivisa dalla minoranza stellata è stata quella relativa alla “esternalizzazione dell’accertamento e della riscossione dei tributi minori” che saranno affidati ad una società che su tali incassi introiterà una percentuale che va dal 10% al 20% dei crediti recuperati. Su questo punto Caccamo ha fornito pure alternativa che avrebbe impegnato risorse lavorative locali e quindi della formazione del personale interno e di quello della società comunale Agropoli Servizi che conta oltre 70 unità