Imprenditore cilentano e donna brasiliana gestivano un night club
TORRE ORSAIA. Sfruttamento della prostituzione. Condannato un imprenditore cilentano e una donna brasiliana. I fatti risalgono al 2008 e riguardano l’allora gestione del club denominato “Sagapò” situato nel comune di Torre Orsaia.
La sentenza di condanna è stata emessa qualche giorno dal tribunale di Vallo della Lucania. Il presidente Gaetano De Luca, ha condannato a tre anni di reclusione, per il reato di sfruttamento della prostituzione Biagio Ammaturo originario di Nola ma residente a Palinuro, proprietario del noto locale notturno. Sentenza di condannata a due per una donna di origine brasiliana e per Roberto De Sia entrambi coinvolti nel giro di prostituzione. Assolto invece perché il fatto non sussiste, l’imputato Alfonso Santoro.
A chiedere il processo fu la procura di Vallo della Lucania a chiusura delle indagini avviate dai carabinieri della compagnia di Sapri e delle stazioni di Torre Orsaia e Palinuro. Ad insospettire i militari il continuo e strano movimento di clienti all’interno del locale frequentato fino a tarda notte. Nel locale lavoravano ogni sera dalle tre alle cinque donne di origine straniera. Le ragazze non rimanevano più di una settimana. C’era un continuo cambio. I carabinieri attraverso intercettazioni telefoniche e alcuni agenti in borghese infiltrati tra la clientela riuscirono a raccogliere elementi utili per chiudere il cerchio sul giro di prostituzione.
Alcuni clienti furono trovati all’interno del locale mentre consumavano rapporti sessuali. Le ragazze venivano reclutate dalla donna brasiliana e dalle intercettazioni raccolte è emerso che la donna sarebbe stata pronta a prendere in gestione il locale. L’imprenditore di Palinuro era pronto a cederlo. Il club fu chiuso in attesa del cambio di gestione ma i carabinieri avevano raccolto elementi sufficienti per consentire alla Procura della Repubblica di chiedere il processo per tutti gli indagati. Davanti alla sbarra sono finiti quattro persone accusate di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Le condanne più alte per Ammatura e la donna brasiliana. Assolto invece Santoro difeso dall’avvocato Rosario Pirrone. “Siamo soddisfatti – dice il legale – il mio cliente è stato assolto, durante il processo siamo riusciti a dimostrare che era estraneo ai fatti così come abbiano sostenuto sin dall’inizio della vicenda”. All’epoca dei fatti la notizia fece scalpore. A tremare soprattutto i tanti clienti che ogni sera affollavano il club a luci rosse del piccolo centro cilentano diventato meta di molti professionisti.
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