Nei documenti evidenziate possibili irregolarità
Un dossier sull’autovelox di Albanella è stato consegnato alla Prefettura di Salerno. Nel documento, elaborato dall’avvocato Giuseppe Russo, a capo dell’associazione Noi Consumatori, vengono riassunte le criticità e le presunte irregolarità dello strumento, attivo dall’agosto del 2017.
La prima è dettata dalla scarsa riconoscibilità dell’apparecchio, cosa che contrasterebbe con le prescrizioni della circolare Minniti. “L’apparecchiatura – spiega infatti Russo – non veniva collocata su un’autovettura della Polizia Municipale, bensì su un’auto civetta”. Ciò ha portato ad elevare ben 4000 verbali a danno di soggetti che in realtà non si sarebbero resi conto di esser stati multati. La circolare Minniti, rammenta Russo, prevede che gli strumenti di rilevazione siano bene visibili e che vi sia una chiara segnaletica di preavviso. Dunque le multe effettuate da un’auto cosiddetta civetta, non sarebbero valide.
“Se lo scout speed fosse stato collocato su un’autovettura di proprietà della Polizia Municipale non ci sarebbe nulla da dire”, evidenzia l’avvocato Russo, ma il fatto che sia stato montato su “un’automobile privata” è “una chiara violazione della circolare avente come unico obiettivo quello di elevare quante più multe possibile nei confronti di inconsapevoli automobilisti”.
“La prevenzione stradale, alias la sicurezza stradale, non può certo essere garantita da una modalità del genere che ha come obiettivo quello di ingannare l’automobilista negligente”, dice Russo che invoca un intervento del Prefetto.