Avviata la prima fase dello studio che coinvolge tre università del Mondo
LAURINO. Avviata la prima fase del nuovo studio per scoprire l’elisir di lunga vita dei cilentani. A Laurino, nella mattinata di sabato, si è tenuta la giornata informativa sullo studio che l’Università Lund di Malmö della Svezia, la San Diego University California, e La Sapienza di Roma, insieme al Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, stanno portando avanti sulla longevità dei cilentani.
Fulcro della ricerca sono i componenti batterici dell’intestino, il microbioma, organo metabolicamente attivo del corpo umano che svolge numerose ed importanti funzioni che possono portare a benefici nutrizionali, immunologici e di sviluppo. «Dopo aver analizzato i centenari ci avviamo a procedere con il nuovo studio che è composto da tre fasi: identificazione delle differenze di stili di vita e biologiche tra gli abitanti di Malmö e i cilentani, fascia d’età compresa tra i 50 ed i 65 anni, fattori che differiscono tra loro ed infine lo scambio tra le famiglie. Per alcuni mesi degli abitanti di Malmö saranno ospitati nel Cilento per seguire regime alimentare cilentano, e viceversa. – spiega il professore Salvatore Di Somma, Università La Sapienza- Lo studio mira a capire come mai ci sia un’alta densità di persone molto anziane nei paesi della «zona blu»del Cilento, confrontando lo stile di vita, il microbioma intestinale, i livelli di ormone metabolico e cardiometabolico. Verificare se le differenze metaboliche possono predire la durata della vita e la protezione contro le malattie cardiometaboliche ed il cancro. Il collega della San Diego Univestity potrebbe ricevere il Nobel per la ricerca sul microbioma intestinale».
All’appuntamento è intervenuto anche Carmine Pacente, presidente commissione post-expo affari internazionali, Milano. «Nell’ ex area Expo si sta costruendo uno dei più grandi centri studi sul genoma. Verranno impegnati circa 1.500 ricercatori per ricostruire tutto ciò che Expo ha rappresentato sull’alimentazione nel mondo – spiega Pacente-ma non tutto deve fermarsi a Milano. Si potrebbe prevedere una collaborazione tra Milano ed il Cilento» Intanto sabato sono stati invitati i medici di base che aiuteranno le persone, interessate a far parte del progetto, a compilare questionario, scheda clinica e prelevare i biocampioni, propedeutici al protocollo di scambio tra le famiglie.