Acqua torbida a Sapri, Consac: esclusi problemi agli impianti

Consac: inadeguati alcuni impianti privati

Di Redazione Infocilento

Consac: inadeguati alcuni impianti privati

Vengono segnalati dai cittadini di Sapri fenomeni di torbidità della risorsa idrica in alcune utenze che non riguardano la generalità delle utenze ma singoli manufatti. “Tale circostanza consente di escludere che tale fenomeno dipenda dalla qualità della risorsa distribuita ritenendo che la casistica possa essere ricondotta all’inadeguatezza e/o obsolescenza di taluni impianti privati”, fa sapere Consac.

La conferma arriva anche dalle analisi di laboratorio, “Accertamenti puntuali eseguiti in alcuni casi segnalati hanno dimostrato che la risorsa idropotabile ha assunto una colorazione al rubinetto dell’utilizzatore ancorché risultasse perfettamente limpida prima di percorrere il tratto di condotta privato”.

“Ricordiamo che siccome i parametri di qualità della risorsa idrica devono sussistere fino al rubinetto dell’utilizzatore (D.Lgs.31/2001), il singolo utente e l’amministratore del condominio sono tenuti alla conservazione della qualità dell’acqua a partire dal punto di consegna e al momento in cui entra nella loro disponibilità – fanno sapere dalla società che gestisce l’acquedotto – Condotte di derivazione, linee montanti ed impianti interni ai condomini e alle abitazioni devono essere costruiti con materiali idonei aventi le specifiche tecniche previste dal decreto del Ministero della Salute 6 aprile 2004 n.174 che individua i materiali che possono venire a contatto con la risorsa idrica e che non ne alterano, anche in caso di persistente adesione, le caratteristiche di salubrità”.

“Impianti datati, costruiti con materiali inadeguati o divenuti tali a causa della loro vetustà possono alterare la qualità della risorsa o rilasciare sostanze che in taluni casi possono essere visibili o determinare la colorazione della risorsa”, fanno sapere da Consac consigliando “in questi casi di sostituire le condotte interne con materiali idonei rispondenti ai previsti requisiti tecnici e comunque, in caso di utilizzo di far defluire una quantità di risorsa in modo da non utilizzare quella che è stata a contatto in modo persistente con le tubazioni”. “E’ altresì consigliabile che gli amministratori di condominio effettuino campionamenti ed analisi della risorsa distribuita o si dotino della dichiarazione di rispondenza dell’impianto idrico interno (art.7 DM 37/2008) a partire dal punto di consegna della risorsa da parte del gestore e fino ai punti di distribuzione”, conclìude la nota.

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