Cosa succede quando le cime di rapa incontrano un po’ di fantasia e validi alleati del territorio cilentano? Che nasce un piatto semplice ma di grande effetto
L’unico motivo per cui accetto l’autunno ed il freddo è solo uno: i broccoli cime di rapa. È vero che ormai si trovano sempre però a me la stagionalità è una priorità ed i broccoli si iniziano a mangiare ad ottobre novembre quando vicino ci trovi una bella fetta di carne di maiale arrostita sulle brace dei primi camini accesi. Sfritti, bolliti, con la pasta, senza, nel pane o con le patate: sono sempre buoni. Oggi è una giornata in cui mi sento creativo ed ho voluto provare a fare lo chef gourmet. Ovviamente le porzioni mie sono tutt’altro che gourmet ma nel complesso credo di essere riuscito a creare un piatto molto particolare che racconta il terrorio cilentano. Ho scelto, oltre i broccoli (i famosi friarielli a Napoli) coltivati a Castelnuovo Cilento dalla mia amica Annamaria, un pacchero del Pastificio del Golfo, azienda cilentana di San Giovanni a Piro, che produce utilizzando grano locale ed infine lui… Il cacioricotta di capra cilentano Presidio Slow food.
Ingredienti:
360 gr di paccheri
500 gr di cime di rapa pulite
Olio evo
Peperoncino piccante
2 spicchi d’aglio
100 gr di salsiccia fresca
50 gr di pinoli
50 ml di olio evo
50 gr di parmigiano grattugiato
200 ml di panna da cucina
50 ml di latte
100 gr di cacioricotta di capra semistagionato
Procedimento:
Mettiamo in una pentola olio evo, aglio tritato senz’anima, peperoncino piccante e cuociamo i broccoli. In dialetto si una dire “vruocculi scuppitiati”. Una volta cotti li passiamo al mix con i 50 ml d’olio evo, i pinoli ed il parmigiano. Nel frattempo caliamo in acqua bollente i paccheri ed iniziamo a preparare la fonduta di cacioricotta. Mettiamo la panna in un pentolino, il formaggio tagliato grossolanamente ed il latte. Passiamo al mix e facciamo addensare a fuoco lento. In contemporanea cuociamo la salsiccia sbriciolata con un altro spicchio d’aglio intero. Cotta la pasta la mantechiamo in padella con il pesto e la salsiccia. Impiattiamo e finiamo con la fonduta e qualche pezzettino di salsiccia per decorare il nostro piatto. In abbinamento un aglianico del Cilento.