Coldiretti: novità ai vertici delle sezioni di Laurino e Piaggine

Riconferma ad Aquara

Di Katiuscia Stio

Riconferma ad Aquara

Continuano in provincia di Salerno le assemblee sezionali Coldiretti per il rinnovo delle cariche sociali. Delineato il quadro nell’area degli Alburni – Calore. Due donne ai vertici delle sezioni di Laurino e Piaggine. A Laurino è stata eletta per la prima volta presidente Patrizia Di Leone (a sinistra nella foto in alto), titolare dell’azienda cerealicola “I Sapori della mia terra”. A Piaggine, l’Assemblea ha scelto Adriana Foresta (a destra nella foto), allevatrice e titolare di un’azienda casearia.

Riconfermato ad Aquara Marco Serra (nella foto al centro), viticoltore, titolare dell’azienda “Tenuta Mainardi”.

“Negli Alburni registriamo un ritorno importante all’agricoltura – spiega il presidente di Coldiretti Salerno, Vittorio Sangiorgio – dopo un crescente abbandono dei terreni dovuto a uno spopolamento che ha rischiato di far crollare definitivamente l’economia agricola di quest’area. Oggi, invece, sono sempre più gli imprenditori che investono in un agroalimentare innovativo, facendo rivivere le aree interne e dando prospettive a molti giovani che decidono di restare, arricchendo un territorio che rischiava l’impoverimento”.

I problemi, però, restano. “Gli Alburni soffrono più di altre zone l’invasione dei cinghiali che stanno diventando un flagello – continua Sangiorgio – per agricoltori e allevatori e anche per l’assetto idrogeologico del territorio visti i danni ai terreni, ai muretti a secco, alle fasce, oltre che un pericolo per l’incolumità dei cittadini visto che gli ungulati si spingono fin dentro i paesi”. Altro problema riguarda la viabilità: “Interi tratti di strade sono interdetti al passaggio – continua Sangiorgio – in pratica i nostri agricoltori sono costretti a subire perdite di tempo, aggravi di costi, inefficienze provocate dall’inadeguatezza del sistema di infrastrutture. Gli stessi agriturismi, numerosi, della zona, sono difficilmente raggiungibili e scoraggiano in molti periodi dell’anno l’arrivo di turisti perché la mappa dei divieti è diventata un labirinto inestricabile per chi non conosce la zona. Insomma, la misura è colma. Le imprese hanno bisogno di un contesto in cui infrastrutture e servizi devono funzionare. Le istituzioni devono accompagnare e tutelare il lavoro e le attività economiche che nascono sul territorio anche alla luce di tutti gli investimenti Psr in corso”.

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