Cinque mesi fa l’incendio all’area archeologica di Velia: ad oggi nessun intervento

La denuncia: "Sono 5 mesi che si minimizza l'accaduto"

Di Sergio Pinto

La denuncia: “Sono 5 mesi che si minimizza l’accaduto”

ASCEA. Cinque mesi fa (era il 19 giugno scorso) il Parco Archeologico di Velia fu interessato da un vasto incendio. Il fuoco colpì in particolare il Quartiere Arcaico, l’insediamento più antico dei Focei, quindi arrivò giù fino alla Villa degli Affreschi, il Quartiere Occidentale, la parte ovest di Porta Rosa e di Via di Porta Rosa e su, passando per il promontorio, parte del Quartiere Settentrionale.

A 150 giorni di distanza da quell’evento poco o nulla è cambiato. Nel luglio scorso su richiesta inoltrata dalla Soprintendenza di Salerno, il Ministero decise di stanziare 250mila euro per riparare i danni eppure oggi il Parco resta solo parzialmente aperto al pubblico; Porta Rosa, uno dei simboli dell’antica città, è chiusa al pubblico.

“Sono 5 mesi che si minimizza l’accaduto, sono 5 mesi che tra enti ci si danno ossequiose e cerimoniose pacche sulle spalle evitando di metteresi in discussione, sono 5 mesi che operatori e professionisti tacciono per evitare di incrinare convenienze e candidarsi a quegli ostracismi noti a chi lavora con le PP.AA. e le mette in discussione”, denuncia Giuseppe Di Vietri, presidente dell’associazione Genius Loci.

In effetti né un’interrogazione Parlamentare del deputato Pd Simone Valiante, né una presentata in giunta regionale dal consigliere M5S Michele Cammarano sono servite a smuovere qualcosa.

La culla della filosofia antica, uno dei beni del territorio, Patrimonio dell’Umanità resta così com’era cinque mesi fa, quando le fiamme presero il sopravvento.

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