Appalto irregolare, il Centro Sportivo Meridionale di San Rufo condannato a pagare 123mila euro

Il bando di gara prevedeva i lavori di ristrutturazione ed ampliamento della foresteria

Di Erminio Cioffi

Il bando di gara prevedeva i lavori di ristrutturazione ed ampliamento della foresteria

San Rufo – Diventa sempre più intricata la vicenda relativa ai lavori di ristrutturazione e di ampliamento del fabbricato (foresteria) da destinare a struttura ricettiva del Centro Sportivo Meridionale di San Rufo. Il Consorzio Centro Sportivo Meridionale – Bacino Sa 3 infatti è stato condannato dal Consiglio di Stato al risarcimento dei danni ad una società di Sant’Arsenio  la Cos.Ma.r. srl per l’assegnazione illegittima ad un’altra ditta dell’appalto dei lavori. L’importo a base d’asta dei lavori era di 3 milioni e 300mila Euro. I giudici amministrativi di secondo grado hanno riformato la sentenza della sezione di Salerno del TAR Campania che aveva respinto l’impugnativa. La vicenda è iniziata nel 2014 quando la Cos.Ma.r. ha impugnato gli atti della procedura di affidamento dei lavori di ristrutturazione della foresteria del Centro Sportivo Meridionale. Il bando prevedeva l’aggiudicazione dei lavori in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il Consiglio di Stato ha appurato che la società risultata vincitrice della gara di appalto ha formulato il proprio ribasso sulla base d’asta in modo difforme da quanto richiesto dalle previsioni di gara e per questo motivo doveva essere esclusa. I giudici di Palazzo Spada hanno appurato che il calcolo del ribasso è stato fatto con criteri differenti rispetto a quelli previsti dal bando per la società che ha vinto la gara. Rifacendo invece i calcoli viene fuori che il ribasso d’asta maggiore era stato presentato dalla Cos.Ma.r. (28,17 % rispetto al 16,50 % della prima classificata) che quindi doveva essere la vincitrice dell’appalto.

I giudici avevano sancito in via definitiva che alla ditta Cosmar il Consorzio avrebbe dovuto versare un risarcimento dei danni per una somma di poco superiore ai 123mila euro, cifra che corrisponde al 4 % dell’utile che la società di Sant’Arsenio avrebbe percepito se avesse eseguito i lavori.  A distanza di oltre un anno dalla sentenza definitiva però il Consorzio non ha versato quanto dovuto e la COSMAR ha presentato un ricorso per ottemperanza al Consiglio di Stato che qualche giorno fa con una sentenza ha ribadito la condanna al risarcimento del danno inflitta al Consorzio Centro Sportivo Meridionale ed inoltre lo ha condannato anche al pagamento della somma di cinquemila euro per le spese processuali. Il Consorzio per evitare di pagare il risarcimento aveva sostenuto che l’offerta fatta dalla Cosmar fosse anomala. Rilievo che però, si legge nella sentenza, è stato fatto successivamente alla sentenza, “ogni questione concernente l’offerta presentata da Cosmar in quella gara – scrive il Consiglio di Stato – è ormai coperta dal giudicato di condanna e non può essere invocata dal Consorzio per sottrarsi alla condanna risarcitoria”.

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