Vallo della Lucania, Aloia: nessun errore nel calcolo della Tari

"Smentiamo le voci che pervengono come al solito da persone e formazioni politiche poco affidabili e poco credibili"

Di Redazione Infocilento

“Smentiamo le voci che pervengono come al solito da persone e formazioni politiche poco affidabili e poco credibili”

L’Amministrazione Comunale di Vallo della Lucania conferma che negli avvisi di pagamento Tari 2017, in fase di consegna, la Tassa Rifiuti è stata esattamente determinata: la quota variabile riguarda le sole superfici occupate e condotte ad uso abitazione e non è stata applicata sulle pertinenze collegate o meno a quest’ultima.

Da palazzo di città fanno sapere che come previsto per Legge, per il relativo calcolo, si è tenuto conto delle superfici dichiarate o accertate e della composizione del nucleo familiare risultante dall’anagrafe comunale. Nella lettera di accompagnamento degli avvisi sono indicate le modalità applicative e lo specifico prospetto di calcolo. Sin dall’entrata in vigore della TARI (01/01/2014), la tassa è stata correttamente determinata, in quanto la quota variabile relativa al nucleo familiare non è stata applicata sulle pertinenze, così come previsto tra l’altro dal regolamento comunale in materia.

La precisazione del’Ente si rende necessaria visto che, negli ultimi giorni, i media nazionali e locali stanno mettendo in guardia i contribuenti circa la necessità di verificare il calcolo della tassa sui rifiuti addebitata dal proprio ente locale impositore. Ciò avviene perché, in risposta ad una interrogazione del parlamentare Giuseppe L’Abbate, il Ministro dell’economia e delle finanze, per voce del Sottosegretario Pier Paolo Baretta, ha fornito l’esatta interpretazione della legge in materia di corretta applicazione del tributo con particolare riguardo al trattamento fiscale delle pertinenze. Per la precisione, il MEF ha rammentato che, secondo l’esatta interpretazione della legge, nel calcolo della tassa, si prendono in considerazioni due quote: – una parte fissa, applicata a tutta la superficie dell’immobile, – una parte variabile in relazione al numero di componenti del nucleo familiare. Il chiarimento ha riguardato quest’ultima quota che è funzionale al numero dei componenti di ogni nucleo familiare e va computata solo una volta, anche quando il contribuente detiene una o più pertinenze in aggiunta all’utenza domestica. Il problema si è presentato per le pertinenze (ad es. box e cantine) non direttamente collegate all’abitazione del contribuente, laddove qualche amministrazione ha ritenuto di applicare la quota variabile anche su ogni pertinenza presa singolarmente. L’esempio citato nell’interrogazione parlamentare era quello di un contribuente con un appartamento di 100 metri, un garage di 30 metri e una cantina di 20 metri. Il suo comune aveva correttamente applicato la quota fissa sui 100 metri dell’alloggio e sulla superficie di garage e cantina. Ma poi aveva applicato su ogni singolo cespite catastale la quota variabile basata sulla consistenza del nucleo familiare, che così finiva per essere moltiplicata per tre, mentre il Ministero ha chiarito che deve essere pagata una sola volta. In effetti la Tari può essere applicata sulle pertinenze come se fossero abitazioni solo quando il detentore non sia residente nel Comune, altrimenti esse vanno considerate come accessori all’appartamento che già sconta la parte variabile della tariffa.

“Con questo comunicato – fa sapere il sindaco Antonio Aloia – riteniamo di rispondere tempestivamente all’appello del Codacons e delle altre Associazioni di consumatori che si sono attivate sul problema chiedendo agli 8000 comuni italiani di pubblicare entro 48 ore sui propri siti internet le modalità di calcolo della tassa rifiuti applicate. Ma prima di ogni cosa intendiamo fornire adeguata e collaborativa informazione ai contribuenti Vallesi fugando ogni dubbio”. “Smentiamo così anche le voci, che pervengono come al solito da persone e formazioni politiche poco affidabili e poco credibili, a cui chiediamo, prima di diffondere populisticamente falsi allarmismi, di recarsi presso gli uffici della Casa Comunale dove i nostri dirigenti come sempre sono disponibili a qualsivoglia chiarimento, e documentarsi con attenzione sul reale stato delle cose, prima di lanciarsi in false ricostruzioni o giustificazioni sul proprio discutibile operato, che hanno il solo obiettivo di carpire la buona fede dei nostri cittadini”, dice il primo cittadino che aggiunge: “L’ufficio competente, fatte le opportune verifiche sul ruolo emesso per il 2017, ha assicurato invece che, nei casi come quello sopra esemplificato, la quota variabile è stata applicata una sola volta, tenuto conto del nucleo familiare, mentre sulle pertinenze è stata calcolata solo la quota di tariffa relativa alla componente fissa sulla superficie in metri quadrati di ognuna di esse”.

“Nei prossimi giorni – fa sapere Aloia – i contribuenti Vallesi saranno raggiunti dagli avvisi del tributo Tari 2017, pagabile – lo ricordiamo – in tre scadenze, novembre 2017, gennaio e marzo 2018, e potranno controllare di persona l’esattezza dei calcoli e la corretta applicazione della normativa come recentemente interpretata dal MEF. In una situazione quale quella rappresentata dall’esempio, il contribuente con una famiglia di 4 componenti, una abitazione di 100 metri quadri, un garage di 50 metri quadri ed una cantina di 20 metri quadri, troverà valorizzati, nel dettaglio del suo avviso Tari 2017, quattro distinti righi di calcolo: – uno per la quota fissa di utenza domestica uso abitazione (100 x 0,9538 = €. 95,38) – uno per la quota variabile legata al nucleo familiare (€ 213,01), – uno per la sola quota fissa del garage (50 x 0,9538 = € 47,68) – uno per la sola quota fissa della cantina (20 x 0,9538 = € 19,08) per un totale di € 375,15 oltre addizionale provinciale, spese di riscossione e spedizione”.

“Comunque – conclude il sindaco vallese – qualora si riscontreranno eventuali discordanze nel calcolo della TARI, i contribuenti potranno contare sulla piena collaborazione e la massima disponibilità degli uffici comunali per ottenere l’immediata correzione degli avvisi ricevuti e degli importi dovuti”.

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