Auletta: ordinanza di demolizione illegittima, il TAR condanna il Comune

Dovrà pagare le spese ad una cittadina

Di Erminio Cioffi

Dovrà pagare le spese ad una cittadina

AULETTA. Il TAR ha condannato il comune di Auletta al pagamento della somma di mille euro per le spese processuali ed alla restituzione del contributo unificato versato da una cittadina destinataria di una ordinanza, per i giudici illegittima, di demolizione di un deposito agricolo realizzato su un terreno di sua proprietà in località Mattina.

La vicenda giudiziaria ha inizio nel mese di luglio di quest’anno quando l’Ufficio Tecnico Comunale del comune del Tanagro ha inviato alla donna una ordinanza di demolizione del deposito agricolo delle dimensioni pari a circa 100 metri cubi. Ordinanza emanata in seguito alla bocciatura dell’istanza di rilascio del permesso a costruire in sanatoria. La proprietaria del terreno decide di presentare ricorso al TAR per ottenere l’annullamento dell’ordinanza di demolizione. Il Comune ha deciso di non costituirsi in giudizio e nei giorni scorsi i giudici amministrativi hanno riconosciuto l’illegittimità del provvedimento emesso dall’Ufficio Tecnico Comunale.

Il TAR nella sentenza mette in evidenza che “non emergono le ragioni poste a sostegno del diniego – si legge nella sentenza – a fronte delle specifiche deduzioni articolate dalla parte ricorrente in sede procedimentale e con il ricorso; non si comprende, in particolare, a fronte della poco chiara motivazione di non sufficienza della documentazione presentata e di contrasto con il nuovo Piano Urbanistico Comunale, quali siano le ragioni di contestata non conformità edilizia”. Per i giudici inoltre il diniego non è stato preceduto nemmeno dalla “doverosa pertinente comunicazione dei motivi ostativi” e per questo motivo è illegittimo così come lo è anche l’ordinanza di demolizione.

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