Fermati due presunti scafisti
Le 26 salme delle giovanissime ragazze sbarcate ieri dalla nave spagnola Cantabria si trovano ancora nella sala mortuaria del cimitero di Salerno in attesa dei tempi necessari per l’effettuazione dell’autopsia. Sulla nave spagnola i cadaveri erano stati congelati per consentirne la preservazione e la possibilità di effettuare l’autopsia. Il primo passo sarà, annuncia il professor Antonello Crisci, perito della Procura di Salerno che ha avviato un’inchiesta, l’effettuazione di un esame esterno sui corpi.
“Poi – spiega Crisci – comunicheremo all’autorità giudiziaria le risultanze e saranno loro a stabilire il da farsi. Nell’arco di una settimana credo che completeremo i primi esami. Poi bisognerà effettuare gli accertamenti istologici, tossicologici e quanto sarà necessario per delineare cosa sia realmente accaduto”.
Le indagini hanno portato ad un primo risultato: un libico e un egiziano sono stati fermati in queste ore. I due giovani, di trenta e ventidue anni, sarebbero due presunti scafisti. Al momento si attendono maggiori dettagli dalla Procura di Salerno.
Intanto ai comuni del Vallo di Diano, Sala Consilina, Atena Lucana, Polla, Sassano e Montesano sulla Marcellana, che erano stati individuati per seppellire le salme, si affiancano, dando piena disponibilità per dare loro una degna sepoltura i comuni di Sanza che mette a disposizione due loculi, ed Ottati uno. 9 salme verranno seppellite a Salerno, mentre le altre raggiungeranno cimiteri della provincia, tra cui 2 a Sala Consilina, 1 a Polla,1 ad Atena Lucana, 1 a Sassano, 1 a Montesano, 1 a Petina e 1 a Novi Velia.