Parco giochi chiuso, prosegue lo scontro Pro Loco – Parrocchia

"De bambini se ne occuperà la parrocchia senza far pagare il biglietto"

Di Elena Matarazzo

“De bambini se ne occuperà la parrocchia senza far pagare il biglietto”

CASTELLABATE. Chi ha causato la chiusura di Borgolandia? Il parco giochi per bambini, ubicato nel centro storico di Castellabate, era stato aperto grazie ad una iniziativa della Pro Loco, in collaborazione con la Parrocchia. Tra i due enti l’idillio appare finito, sostituito da uno scontro che si consuma a suon di volantini che tappezzano la città.

Nei giorni scorsi era stata la Pro Loco ad annunciare la “cattiva novella”: Borgolandia resterà chiuso. Motivo? La parrocchia non avrebbe concesso più gli spazi. Una tesi, questa, che ha creato malumori; ma il volantino delle autorità parrocchiali dà un’altra versione dei fatti ricordando che l’uso degli spazi antistanti il Palazzo De Vivo era stato concessi soltanto fino al 30 settembre in via sperimentale e che mai nessuno ne ha fatto richiesta per un tempo indeterminato, né si era mai pensato ad un consistente investimento economico per l’installazione dei giochi.

“Pur lodando l’iniziativa – fanno sapere dalla parrocchia – quello spazio è della comunità tutta ed a tutti è concesso di usufruirne, ma non in modo esclusivo”.

Di qui l’attacco alla Pro Loco: “Perché non è stato chiarito dall’inizio della convenzione delle reali intenzioni di alcuni componenti dell’associazione? Dov’era l’associazione quando don Peppino e collaboratori hanno realizzato tale opportunità per tutta la comunità? Nessuno si è fatto avanti per contribuire economicamente ne nulla è stato chiesto. Don Peppino ha voluto l’ampliamento e l’ammodernamento di Largo San Nicola pensando soprattutto ai bambini affinché ne usufruissero senza pagare il biglietto e così sarà”, fanno sapere le autorità parrocchiali.

“Dei bambini – concludono – la parrocchia se ne prende cura e ne educa il sorriso senza far pagare per farli ridere o renderli felici. La parrocchia continuerà ad investire sul centro parrocchiale”.

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