C’è chi festeggia e chi resta legato alle proprie radici
Questa sera protagonista sarà la festa di Halloween, a dirlo sono le locandine, i post su facebook che pubblicizzano party a tema e le vetrine dei negozi che da giorni sono colme di ragnatele, zucche e cappelli da strega.
Halloween, famosa per la tradizionale domanda : trick or treat (“Dolcetto o scherzetto?”, che in realtà significa “sacrificio o maledizione?”) è una festività di origine celtica celebrata la notte del 31 ottobre. Nel XX secolo ha assunto negli Stati Uniti le forme accentuatamente macabre e commerciali con cui è divenuta nota diffondendosi anche in altri Paesi del mondo, compresa l’Italia. Ricordiamo che la parola Halloween rappresenta una variante scozzese del nome completo All Hallows’ Eve, cioè la vigilia di Ognissanti. La festa è stata interpretata in molteplici modi, amata dai più piccoli, è stata anche definita un “Carnevale alternativo”, poichè riprende l’usanza di mascherarsi.
I locali hanno un buon tema da sviluppare e i giovani non rinunceranno a festeggiare questa sera. Tuttavia c’è chi rimane saldo alle proprie radici, credendo che questa ricorrenza stia diventando esclusivamente un momento per fare tutto ciò che è illecito e condannando anche chi nelle scuole indottrina i bambini su questa festività.Nel dubbio è bene mangiarla, la zucca!