Il cilentano Andrea Scagano nominato consigliere nell’Ambito Territoriale di caccia “Salerno2”.

La nomina arriva dalla Regione

Di Katiuscia Stio

La nomina arriva dalla Regione

Andrea Scagano nominato consigliere nell’Ambito Territoriale di caccia “Salerno2”. La giunta Regionale ha deliberato la ricostituzione dei Comitati di Gestione degli ambiti Territoriali di caccia (ATC ). Nella stessa delibera, sono stati nominati i rappresentanti in seno ai vari Comitati. Nell’ambito territoriale “aree contigue al Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ” è stato nominato Andrea Scagano, presidente del Club Alpino Italiano Cilentano di Montano Antilia.

Gli ambiti territoriali di caccia sono gli organi che gestiscono ogni attività in materia venatoria in determinate aree territoriali e rivolgono le proprie attenzioni a varie importanti tematiche, come la gestione faunistica e la difesa della biodiversità per preparare gli interventi in un contesto generale di tutela del territorio. «Il CAI, come Associazione di protezione ambientale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente, chiederà l’impostazione di una chiara politica in materia venatoria. Inoltre- dichiara Scagano- chiede che l’attuale disciplina venatoria venga modificata in armonia con le direttive CEE , nel senso che: venga limitata drasticamente e senza deroghe regionali la durata del calendario venatorio su tutto il territorio nazionale; venga abolito l’art. 842 del Codice Civile che autorizza chi è armato di fucile da caccia a penetrare nei terreni altrui anche contro la volontà dei proprietari; si restringano effettivamente nel rispetto delle leggi vigenti e delle direttive CEE le aree in cui è permesso l’esercizio della caccia; sia istituito un corpo di agenti venatori in grado per numero e preparazione di garantire effettivamente il rispetto della legge su tutto il territorio nazionale; e) il cacciatore sia ancorato al suo territorio di origine e dunque ciascuno abbia la possibilità di caccia nella sola regione di appartenenza; venga accolta integralmente la norma CEE che obbliga a usare fucili con al massimo due colpi; sia vietata ovunque ogni forma di uccellagione e vendita di volatili da richiamo o trastullo; l’Italia faccia proprio integralmente e senza deroghe regionali l’elenco delle specie protette allegato alla direttiva CEE».

L’Associazione, in sinergia con gli altri consiglieri e l’Ente Parco, si adopererà per risolvere l’emergenza cinghiali , cercando di trasformare l’attuale emergenza in una risorsa per il territorio.

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