Basket Agropoli, contestazione degli ultras per la prima di campionato

Striscione dei Blue Block contro la società

Di Ernesto Rocco

Striscione dei Blue Block contro la società

Oggi la Polisportiva Basket Agropoli scenderà in campo per la prima gara di campionato della stagione. Il torneo inizierà così come si era concluso lo scorso anno, ovvero con la contestazione degli ultras, ma con una differenza sostanziale: pochi mesi fa i delfini erano tra i professionisti, mentre oggi recitano il ruolo di Cenerentola nel penultimo campionato della palla a spicchi, la Serie D. Una tripla retrocessione che brucia e non poco; per questo i tifosi hanno voluto esprimere tutto il loro disappunto con toni forse eccessivi: “2015 – 2017: dalle stelle alle stalle. Gente senza dignità e senza palle”, recita lo striscione a caratteri cubitali posizionato davanti il palazzetto dello sport “Di Concilio”, firmato da Blue Block.

A suscitare questa malcontento situazione della società che oppressa dai debiti, dopo la conclusione della stagione 2016-2017, è stata costretta a rinunciare alla B, alla C e ad iscriversi alla Serie D, mascherando parzialmente l’assenza di mezzi e il blocco del mercato con la volontà di puntare su un gruppo di giovani. In campo oggi contro il Forio d’Ischia scenderà un gruppo di ragazzini, ancora acerbo per disputare il torneo nonostante tanta buona volontà e la prospettiva di poter migliorare, magari diventando un giorno (ma non ora) delle promesse. Il Basket Agropoli, infatti, forse accecato dai riflettori del professionismo, in questi anni sembra abbia puntato poco sui giovani e così dalla cantera è emerso ben poco. Non ci sono più i vari Di Mauro, Palma, Borrelli, Spinelli e i tanti altri che in passato hanno contribuito all’inizio della scalata del basket verso il professionismo e così oggi la compagine cilentana è costretta a fare di necessità virtù.

I tifosi, dopo aver vissuto annate ai vertici speravano che la storia della palla a spicchi cittadina non finisse nell’oblio, pronta a collezionare figuracce come nell’esordio in Coppa Italia contro Parete. Si sperava quanto meno di ripartire dalla B o, come estrema ratio, di fallire per poi iniziare da zero un nuovo progetto vincente. Così non è stato, si è scelta quella che in molti ritengono la strada peggiore, la più dolorosa per l’ambiente ed ora patron Giulio Russo, tornato saldamente al comando della sua creatura, si troverà contestato da più parti. Anche l’opinione pubblica che ha tentato di ingraziarsi in questi anni con scelte discutibili, come prevedibile ora gli ha voltato le spalle. Oggi sapremo se almeno i tifosi più accaniti, quelli che hanno affollato le tribune del palazzetto dello sport, decideranno di restare al capezzale di questa squadra e dei suoi giovani atleti, nella speranza che possano seguirla per tutta la stagione. Questa possibilità è ancora incerta: i crediti vantati dalla Lega, infatti, potrebbero portare addirittura all’esclusione dal torneo nelle prossime settimane.

Intanto la società ha annunciato azioni legali contro li autori dello striscione.

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