Cilento, ancora problemi per le coltivazioni d’ulivo

Segnalata ancora la presenza di "Mosca dell'Olivo" e "Occhio di Pavane"

Di Redazione Infocilento

Segnalata ancora la presenza di “Mosca dell’Olivo” e “Occhio di Pavane”

La direzione generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Campania ha diffuso il bollettino fitosanitario areale per l’area Cilento Sud, che riguarda i comuni di Alfano, Ascea, Camerota, Campora, Cannalonga, Casaletto Spartano, Casalvelino, Caselle in Pittari, Castelnuovo Cilento, Celle di Bulgheria, Centola, Ceraso, Cuccaro Vetere, Futani, Gioi, Ispani, Laurito, Moio della Civitella, Montano Antilia, Morigerati, Novi Velia, Orria, Perito, Pisciotta, Roccagloriosa, Rofrano, Salento, San Giovanni a Piro, Santa Marina, San Mauro la Bruca, Sapri, Stio, Torraca, Torre Orsaia, Tortorella, Vallo della Lucania, Vibonati.

Segnalate alcune criticità nelle culture d’olivo. In particolare tra Centola, Ceraso e Torraca si registra ancora la presenza di “Mosca dell’Olivo” e di “Occhio di Pavone” sulle foglie. Per la Mosca dell’olivo, il consiglio degli esperti, è necessario valutare settimanalmente la percentuale di infestazione attiva, raccogliendo a caso 10 frutti su dieci piante distanti tra loro (per un totale di 100 drupe) ed esaminando ogni singola drupa con il microscopio ottico.Nel caso di Torraca, dove è stata superata la soglia di intervento per la Mosca dell’olivo l’invito è a porre maggiore attenzione. Ove possibile si suggerisce di raccogliere e molire al più presto le olive.

Per l’Occhio di pavone i campionamenti si effettuano al risveglio vegetativo ed a inizio autunno, ogni 15 giorni, esaminando – per ogni ettaro di oliveto – 200 foglie prese da 10 piante distanti tra loro, col metodo della diagnosi precoce. Quindi le foglie vanno esaminate: su quelle infette si evidenzieranno macchiette scure rotondeggianti. Ove possibile, si suggerisce di raccogliere e molire al più presto le olive.

Il Bollettino Fitosanitario è lo strumento ufficiale attraverso cui verranno comunicate alle aziende aderenti al PRLFI, oltre che gli aspetti tecnici, anche tutti gli adempimenti di natura amministrativa inerenti il Piano stesso.

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