Buonabitacolo: morte Luana Modestino, assolti in primo grado i 6 imputati per omicidio colposo

La bambina morì schiacciata da un cancello

Di Erminio Cioffi

La bambina morì schiacciata da un cancello

Assolti perchè il fatto non sussiste. Con questa formula il Tribunale di Lagonegro, Alfredo Maffei, ha assolto i 6 imputati, difesi dagli avvocati Giuseppe D’Aniello e Michele Tedesco, ritenuti dall’accusa responsabili del reato di omicidio colposo della piccola Luana Modestino, la bambina di due anni e mezzo deceduta nel mese di ottobre del 2009 dopo alcuni giorni di agonia nel reparto di rianimazione dell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli.

Luana era rimasta vittima di un grave incidente mentre stava giocando con un cuginetto davanti all’abitazione di alcuni parenti, ubicata in una zona periferica del piccolo centro del Vallo di Diano. Un pesante cancello in ferro, del peso di circa 3 quintali, spinto da un cuginetto, aveva scarrellato dalla sua guida travolgendola.

Il processo inizia nel 2013 e gli imputati per il reato di omicidio colposo sono il fabbro che ha costruito il cancello e i 5 proprietari dell’immobile. Durante il dibattimento l’avvocato D’Aniello ed il suo collega Tedesco fanno emergere che il cancello era stato costruito nel 1995 e per 14 anni aveva funzionato perfettamente. Le testimonianze e le deposizioni dei periti avvalorano la tesi della difesa, che ha sempre sostenuto si fosse trattato di una disgrazia imprevedibile e non certo frutto della negligenza di qualcuno. Tesi che non convince invece il Pubblico Ministero che al termine della sua requisitoria aveva chiesto la condanna a 9 mesi di reclusione per ogni imputato. Richiesta che invece non è stata accolta dal giudice che deciso di assolvere tutti con formula piena.

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