I tesori sommersi del Cilento in mostra a Santa Maria di Castellabate

In esposizione trenta ancore

Di Redazione Infocilento

In esposizione trenta ancore

“Ben 30 ancore romane e le vedremo tutte lunedì mattina a Santa Maria di Castellabate, nel salernitano con altri tanti reperti archeologici che sono stati rinvenuti sempre lungo questo tratto di costa. Esiste uno straordinario patrimonio culturale ed uno dei più grandi patrimoni di biodiversità e paesaggi d’Europa, che è sommerso nel mare della Campania. Le Aree Marine Protette della Campania non tutelano dunque solo la risorsa ambientale, la natura, ma anche la cultura, la storia e questo patrimonio archeologico sommerso che il mondo deve assolutamente conoscere”. Lo ha dichiarato Antonio Miccio, Direttore dell’Area Marina Protetta Punta Campanella, alla vigilia di “Un Mare di Cultura”, il grande Press Tour voluto dalla Regione Campania, con la collaborazione delle Aree Marine Protette della Campania ed AIGAE, per divulgare e valorizzare un patrimonio sconosciuto.

Si sono accreditati tanti giornalisti provenienti da tutto il mondo e di prestigiose testate giornalistiche. Lunedì conferenza stampa a Santa Maria di Castellabate, dove il Parco Nazionale del Cilento illustrerà il suo nuovo Centro Visite, creato nella Villa Matarazzo di Santa Maria di Castellabate, nel salernitano. “Si tratta di un sito bellissimo – ha continuato Miccio – all’interno del quale sono stati ricreati tutti gli habitat presenti nel Parco del Cilento e Vallo di Diano. La conferenza stampa è aperta a tutto il mondo dei Media, con la partecipazione del Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Tommaso Pellegrino, delle altre autorità istituzionali”.

Per la stampa locale, campana, l’appuntamento è alle ore 11 e 30 presso Villa Matarazzo di Santa Maria di Castellabate, con illustrazione degli habitat del Parco. Alle 13 ci sarà l’arrivo delle testate nazionali e straniere. Vedremo le numerose ancore romane ed i tanti reperti archeologici rinvenuti nell’Area Marina Protetta di Santa Maria di Castellabate.

“L’isolotto di Licosa, nel Cilento, conserva i resti di una villa romana, corredata da una serie di strutture riconducibili ad un impianto per la lavorazione del pesce. Vedremo anche questo Lunedì con un briefing stampa via mare. Ma il monumento di maggior rilevanza – ha continuato Miccio – se non altro per lo stato di conservazione è il porto romano di San Marco di Castellabate in parte visibile anche da terra. La struttura romana è composta da due moli e da alcune pilae che chiudono parzialmente l’imboccatura del bacino. Il molo est – ovest di poco affiorante rispetto al livello del mare è facilmente individuabile e visibile dal piazzale del porto moderno.

Il secondo braccio è invece completamente sommerso. Questo tratto di mare ha anche restituito una trentina di ancore romane che vedremo al Museo Archeologico di Santa Maria di Castellabate con altri reperti archeologici provenienti da questo tratto di mare. Vedremo tutto in questo grande Press Tour con spostamenti via mare. Inoltre saremo a bordo di barche e mezzi adeguati, attrezzati con fondali trasparenti ma i giornalisti, gli operatori di ripresa, i fotografi, che vorranno immergersi, potranno farlo e riprendere da vicino questi reperti. Coloro i quali vorranno restare in superficie vedranno ugualmente tutto non solo attraverso le barche con fondali trasparenti ma anche in sale multimediali nelle quali si ammireranno le immagini dei siti”.

Le Aree Marine Protette della Campania grande risorsa, fanno sistema per la prima volta. “Per la prima volta tutte le Aree Marine Protette della Campania faranno sistema – ha continuato Miccio – al fine di promuovere territori già connotati da alta vocazione turistica in una nuova ottica di sostenibilità. Le Aree Marine Protette tutelano anche il grande patrimonio culturale , promuovono e vogliono incentivare il turismo subacqueo ed archeologico sostenibile collegato alla fruizione delle risorse naturali e culturali della fascia costiera. Inoltre vogliamo contribuire a destagionalizzare i flussi turistici. Questo è l’obiettivo chiaro del Press Tour voluto dalla Regione Campania”.

Guide AIGAE essenziali per le Aree Naturali – per i Parchi – per le Aree Marine – per la tutela del territorio italiano. “Il territorio italiano è variegato, spesso ritratto anche dai geni del Rinascimento e non solo. L’Italia è in Europa, il Paese con la maggiore presenza di biodiversità. Dunque in Italia e per l’Italia, guide preparate – ha concluso Miccio – ben formate come lo sono le guide dell’Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche AIGAE, sono essenziali non solo perché riescono ad attrarre milioni di turisti durante l’anno, di cui migliaia sono stranieri, ma anche perché sono vere sentinelle del territorio dotate di grande conoscenza in tanti campi. Le Guide Ambientali sia per terra sia per mare, sono una grande opportunità per tutte le aree marine ed i parchi per lo sviluppo del turismo sostenibile, del resto parchi e guide in ogni parte del mondo fanno lo stesso mestiere”.

Un Press Tour per uno straordinario viaggio nel patrimonio archeologico costiero. Tutto via mare. Il Press Tour è garantito anche in caso di avversità meteorologiche con percorsi via terra. Con i giornalisti ci saranno archeologi, i rappresentanti delle Aree Marine Protette, guide esperte. Tante le storie che si potranno raccontare ad esempio dai pescatori alle botteghe, alla gente comune che vive lungo questi territori.

“Vedremo, con questo Press Tour, uno dei più grandi patrimoni di biodiversità d’Europa – ha concluso Antonio Miccio, Direttore dell’Area Marina Protetta Punta Campanella – e il più grande patrimonio culturale ed archeologico che è sommerso nel mare della Campania. Il “press tour” porterà alla luce le meraviglie archeologiche e biologiche delle nostre coste campane”.

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