Soppressione delle classi dell’IPSCT di Laurino, presentata interrogazione in Regione

E' ad opera del consigliere Cammarano

Di Katiuscia Stio

 E’ ad opera del consigliere Cammarano

LAURINO. Il consigliere regionale del M5S, Michele Cammarano, presenta una interrogazione sulla chiusura classi IPSCT di Laurino.«Abbiamo chiesto alla Giunta Regionale quanto intende fare per l’improvvisa soppressione delle classi dell’istituto Tecnico di Laurino- dichiara il consigliere regionale Michele Cammarano alla luce dei fatti che hanno portato alla chiusura dell’ IPSCT di Laurino- è inconcepibile che decine di studenti dell’Istituto Professionale di Laurino vengano a sapere a pochi giorni dall’inizio delle lezioni che le loro classi sono state soppresse. Non solo le prime, ma assurdamente anche le seconde già in corso. E ora? L’istituto omologo più vicino è quello di Eboli che dista 130 km tra andata e ritorno e quindi più di 3 ore di viaggio. Ma questo sembra non interessare a nessuno». La Regione Campania con delibera di G.R. n. 817 del 28.12.2016 nel pianificare la rete scolastica non prevedeva nessun ridimensionamento della scuola in questione. Tant’è vero che l’istituto provvedeva nel mese di febbraio a ricevere le preiscrizioni dei ragazzi per l’anno scolastico successivo. « Le leggi nazionali – continua Cammarano – ma anche numerose sentenze della Corte Costituzionale affidano senza ombra di dubbio agli Enti locali e alle Regioni ogni competenza in materia di soppressione delle istituzioni scolastiche, soprattutto nei comuni montani. L’assessore all’istruzione e alle politiche sociali della Regione Campania, Lucia Fortini, ci ha solo potuto confermare la chiusura delle classi e la responsabilità univoca del ministero in materia.

Abbiamo il timore che il nostro Cilento – conclude Cammarano – si stia spegnendo nell’indifferenza della classe dirigente regionale. Dopo il ridimensionamento della rete ospedaliera, l’abbandono delle infrastrutture viarie e dei servizi essenziali adesso cancellano il diritto allo studio. Siamo vicini ai ragazzi che in assenza delle istituzioni preposte confidano ora nelle decisioni del tribunale amministrativo regionale. Ma vi sembra plausibile ?».

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