Capaccio Paestum, Palumbo punta alla riorganizzazione della macchina amministrativa

Il Sindaco Palumbo: «Sarà più veloce ed efficiente per dare risposte ai cittadini»

Di Comunicato Stampa

Il Sindaco Palumbo: «Sarà più veloce ed efficiente per dare risposte ai cittadini»

«Avremo una macchina amministrativa più snella e soprattutto più efficiente perché bisogna dare risposte certe e veloci ai cittadini». Il Sindaco di Capaccio Paestum, Franco Palumbo, annuncia così la riorganizzazione della macchina amministrativa, come preannunciato in più occasioni.

Il nuovo apparato, più snello, prevede otto aree rispetto alle attuali nove, con l’azzeramento delle diciannove posizioni organizzative e la rotazione di tutto il personale, in applicazione alla vigente circolare anticorruzione.  Tra le novità, invece, l’istituzione dell’Area Demanio e Fascia Costiera.

«Abbiamo azzerato tutte le posizioni organizzative e ridotto il numero delle Aree, che passano dalle nove attuali a otto. – continua il primo cittadino – Questo comporterà una maggiore autorevolezza dei funzionari di Area e di introdurre un principio di meritocrazia negli uffici così da consentire agli stessi funzionari di proporre per eventuali posizioni organizzative il personale più efficiente e collaborativo. Nessuna posizione organizzativa, tuttavia, sarà introdotta se non su specifica richiesta del Capo Area».

Nell’ambito del processo di riorganizzazione degli uffici, inoltre, la Giunta comunale ha deliberato l’assunzione in convenzione dell’ingegnere Giovanni Vito Bello, attuale funzionario dell’IACP di Benevento e consulente per il Ministero delle Infrastrutture.

«Bello andrà a sostituire l’ingegnere Vincenzo Criscuolo, il cui contratto è scaduto il 30 settembre 2017. – precisa Palumbo – L’ingegnere Bello, Responsabile di Area, non avrà nessun ruolo superiore, rispetto ai colleghi di Area Sabelli e Greco».

Infine, l’avvocato Riccardo Ruocco è stato nominato Capo dell’Ufficio di Staff del Sindaco. Insieme a lui nello staff del primo cittadino, Melania Sannino e Antonio Di Giacomo.

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