Abusi sui nipotini, medico trasferito al carcere di Vallo della Lucania

L'uomo non risponde alle domande del Gip

Di Redazione Infocilento

L’uomo non risponde alle domande del Gip

E’ stato trasferito presso il carcere di Vallo della Lucania, il medico arrestato a Roma con l’accusa di aver abusato di due fratellini minorenni di cui è zio.

I fatti risalgono al periodo tra il 2015 e il 2016, quando i due avevano meno di 14 anni. Gli abusi si sarebbero consumati tra Battipaglia, città di cui il 50enne è originario, Capaccio Paestum ed altre località del Cilento dove venivano trascorse le vacanze. Il Tribunale di Salerno aveva emesso un’ordinanza di custodia cautelare: i carabinieri di Battipaglia lo avevano quindi arrestato e condotto presso il carcere di Regina Coeli per poi essere trasferito alla casa circondariale vallese.

Al momento il medico, 50 anni, si rifiuta di rispondere alle domande del Gip. Dovrà fornire chiarimenti su fatti; l’accusa avrebbe raccolto diverse prove: sul suo cellulare sarebbero state trovate fotografie della nipote nuda; foto forse scattate da lui oppure “rubate” dopo aver installato sul cellulare della ragazzina l’app Cerberus. Nata come antifurto questa applicazione, ora ritirata dal mercato perché ritenuta illegale, consente non soltanto di localizzare sempre il telefono ma anche di spiare conversazioni ma anche di gestire lo stesso, potendo essere «nascosta», se opportunamente impostata dalla lista delle applicazioni.

In questo modo il pedofilo riusciva anche a ritrarre immagini rubate della ragazzina in atteggiamenti intimi. Fotografie che poi dirottava direttamente sul suo cellulare così come le sue conversazioni telefoniche e i suoi whatsapp riuscendo a sapere sempre tutto di lei. Informazioni che poi, secondo gli investigatori, utilizzava contro la ragazzina.

Il presunto pedofilo, oltre che della nipote, avrebbe abusato anche del fratellino. A far scattare l’indagine è stata la denuncia dei genitori.

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