Russo e Malandrino attaccano: autovelox usato solo per fare soldi
AGROPOLI. E’ polemica sulla vicenda che ha visto protagonisti i vigili urbani, multati dalla Polstrada per alcune anomalie relative all’auto su cui era montato l’autovelox. Nonostante le giustificazioni del sindaco Adamo Coppola, la polemica è ormai innescata e alle polemiche politiche si aggiungono quelle dei cittadini e delle associazioni. «Oramai é palese che l’amministrazione comunale di Agropoli necessita di fare cassa», accusa l’avvocato Giuseppe Russo, a capo dell’associazione Noi Consumatori.
«Se avessero avuto a cuore la sola sicurezza stradale avrebbero adottato altre soluzioni ma purtroppo per loro, i conti non tornano mai. L’estate appena passata (senza autovelox) é stata per loro un duro colpo – ricorda Russo – La media nelle passate stagioni estive era di seicento multe al giorno. Una vera gallina dalle uova d’oro». Russo annuncia che in settimana, sarà in Provincia per chiedere spiegazioni al funzionario competente sul caso.
Il suo non è l’unico intervento sul caso: Emilio Malandrino, ex consigliere comunale che aveva fatto dell’autovelox un suo cavallo di battaglia, è severo con l’amministrazione Comunale.
“La vettura adoperata – spiega – risulta intestata alla RECOV ITALIA s.r.l. Di Nocera Inf., agenzia di recupero crediti che opera per conto della GIVES ( la famosa ditta che ha curato il primo filone AUTOVELOX di Agropoli, finita sotto inchiesta e bloccata dalla Magistratura per problemi giudiziari nonchè attenzionata dall’Autorità Anticorruzione), essa monta e smonta due scritte laterali (presumibilmente calamitate) all’occorrenza, recanti la scritta Polizia Locale senza identificazione del comune e/o della provincia di appartenenza e senza un logo ed un codice identificativo, modalità non rinvenuta in alcun testo normativo, nonostante scrupolose ricerche; su tale vettura operano, in fase di rilievo e verbalizzazione, due o tre agenti della Polizia Municipale di Agropoli unitamente ad un addetto della ditta proprietaria della vettura, presumibilmente senza averne alcun titolo né requisito quale ausiliario e/o agente di polizia; le autorizzazioni (determina e delibera di incarico e di affidamento per tale servizio) non sono al momento pubbliche e/o visibili sul sito istituzionale ciò assolutamente in dispregio alla legge sulla trasparenza della Pubblica Amministrazione”.
“Anche questo nuovo strumento, studiato da una straordinaria equipe di Amministratori (docenti e/o esperti di sicurezza stradale ???? ) è o vuole essere effettivamente strumento di tutela e sicurezza per i cittadini?” si chiede Malandrino e ancora: Si specula , forse, sulla buona fede e la disinformazione degli utenti per recuperare somme a favore dell’Ente che diversamente non potrebbero entrare? Si pensa all’installazione di un nuovo strumento fisso a margine della Superstrada per reiterare quella discussa pratica perpetrata negli ultimi anni di elevazione di centinaia di verbali al giorno in un posto dove da circa 5 anni ( fortunatamente ) non si verifica un incidente né un sinistro anche di lievissima entità, quindi assolutamente con scopi tendenziosi ed inusuali a danno del contribuente?”.
“Credo e sono certo nella assoluta onestà intellettuale di chi ci governa, ma se così non fosse e venisse acclarato un metodo diverso di impostazione di una attività di pubblico interesse, questo paese, come ho ribadito più volte da consigliere comunale e da libero cittadino , sta vivendo una pagina molto triste della sua storia sociale e politica – conclude l’ex consigliere comunale – Il tempo è galantuomo e stabilirà quali sono le certezze, la giustizia faccia il suo corso ed accerti la verità nell’interesse della intera comunità.