Agropoli, finisce l’era di Alberto Sorrentino al vertice del Pd

Il segretario uscente non si candiderà per la rielezione. Era in carica dal 2011

Di Ernesto Rocco

Il segretario uscente non si candiderà per la rielezione. Era in carica dal 2011

AGROPOLI. Dopo sei anni termina l’era di Alberto Sorrentino. Il segretario del Partito Democratico, durante un incontro con gli iscritti al circolo cittadino, ha annunciato che in vista del prossimo congresso non sarà ricandidato.

Sorrentino era stato eletto una prima volta il 22 marzo 2011 dal direttivo del Partito (con 16 voti a favore su 18) con il compito di traghettarlo fino alle elezioni di Maggio. Nei mesi precedenti, insieme a Cristoforo Cappetta, aveva già svolto il ruolo di reggente del circolo dopo le dimissioni di Cesarina Ricciardella. Nei mesi successivi la riconferma a grande maggioranza da parte degli iscritti.

Sorrentino ha ricoperto il ruolo di segretario anche nei mandati successivi: il 27 ottobre del 2013 fu riconfermato con quasi 500 voti, così come nei congressi successivi.

Ha dunque retto il partito per gran parte del decennio Alfieri, guidando il Pd agropolese nel periodo di maggior successo: nei sei anni in cui è stato al vertice del partito, infatti, non solo si è registrata una crescita del numero di iscritti ma i Dem sono sempre stati il primo partito in città, hanno visto eleggere due sindaci e la deputata Sabrina Capozzolo.

In vista del congresso di circolo, che si terrà tra il 12 e il 22 ottobre, è stata istituita una commissione che dovrà individuare i possibili candidati alla carica di segretario. “L’auspicio – ha detto Sorrentino – è che vi sia una proposta unitaria”. A comporre la commissione, tra gli altri, l’ex sindaco Franco Alfieri, l’attuale primo cittadino Adamo Coppola, la parlamentare Sabrina Capozzolo.

Nelle prossime settimane si terranno anche le elezioni per rinnovare la segreteria provinciale. Pure in questo caso il segretario uscente, Nicola Landolfi, non si ripresenterà. Il circolo agropolese ha annunciato sostegno per Vincenzo Luciano.

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