L’ufficio si dovrà occupare degli accertamenti sanitari dei requisiti di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità
E’ una battaglia difficile quella sostenuta anche dal Comune di Vibonati.
La richiesta dell’attivazione di una sede INPS a Sapri coinvolge – da lungo tempo – associazioni e personalità di rilievo della politica locale.
Nel giugno dell’anno scorso, il grido d’allarme arrivava dalla SPI-CGIL di Sapri e da CittadinanzAttiva, che avevano inviato una nota al responsabili dell’INPS, al direttore del distretto sanitario e al Prefetto di Salerno per sollecitare una visita domiciliare ad una donna ammalata e, perciò, impossibilitata a raggiungere la sede di Salerno per il rinnovo della pratica di invalidità civile. Già in quell’ occasione era stata segnalata la necessità di riapertura di una sede per le visite mediche nella zona del Basso Cilento.
Nel maggio di quest’anno, poi, una richiesta firmata dal Sindaco del Comune di Sapri, Ente Capofila del Piano Sociale di Zona Distretto S9, è stata indirizzata a Vincenzo De Luca, Presidente della Giunta Regionale della Campania, all’ On. le Tommaso Amabile, Presidente della VI Commissione consiliare del Consiglio regionale della Campania, ai vertici dell’INPS, nelle sue diramazioni territoriali di Napoli e Salerno, e, per conoscenza, ai Sindaci dei Comuni ricadenti proprio nel Piano S9.
Nella lettera si rendevano manifeste alcune osservazioni circa i gravi disagi a cui sono sottoposti i cittadini residenti nell’ ambito del Piano Sociale di Zona S9, costretti a recarsi a Salerno – unica sede individuata per la zona sud della Provincia – per gli accertamenti sanitari dei requisiti di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità. Un’altra richiesta, una nuova sollecitazione – ad oggi – inascoltata.
Anche il Comune di Vibonati si inserisce nel dibattito, sostenendo la necessità dell’apertura di una nuova sede INPS nel Comune di Sapri. Le ragioni addotte dalla Giunta sono, prima di tutto, pratiche: il territorio del Basso Cilento è caratterizzato da una viabilità molto precaria, che rende difficile spostarsi da un posto all’altro; a questo, va aggiunta la mancanza dei mezzi pubblici necessari – e idonei – al trasporto di cittadini, malati e con difficoltà motorie, verso la sede di Salerno.
Le visite, infatti, riguardano esclusivamente cittadini appartenenti a fasce deboli (disabili e anziani in precarie condizioni di salute), quindi fortemente penalizzati, ed è per la loro salute, per i loro diritti che non si arrestano le polemiche – e le battaglie -, nella speranza che il buon senso, la dignità umana e la civiltà possano trionfare sull’incuria e le lungaggini burocratiche.