Calcio a 5 femminile: la Fenix Santa Maria vicina al ritorno in campo

Di Christian Vitale

Intervista a Raffaella Gesuele portiere della Fenix

E’ tempo di preparazione per le ragazze della Fenix Santa Maria.
La formazione di calcio a 5 femminile, capeggiata dal presidente Antonio Spinelli, si è rimessa a lavoro da un paio di settimane.
La squadra, allenata dal mr. Cusati, parteciperà al prossimo torneo di C2 che dovrebbe partire nella seconda metà di ottobre.
Abbiamo raggiunto, per una breve intervista, Raffaella Gesuele, portiere della compagine di futsal femminile.

 

Siamo vicini alla ripresa del campionato, quali sono le aspettative della società per il prossimo torneo?
Ovviamente le aspettative della società per il campionato sono alte.
Questo perché siamo riusciti a creare un bel gruppo, con nuovi innesti e vecchie sicurezze. Il mix ci permetterà di diventare una squadra molto competitiva.
Ci impegneremo al massimo per riuscire a conquistare gli obiettivi che ci siamo posti.

Come è stato l’approccio con il mister e il suo staff tecnico?
Siamo subito entrati in sintonia, il mister ci ha fatto capire ciò che vuole e qual è il suo metodo di gioco. Adesso sta a noi metterlo in pratica.

Avrete un preparatore dei portieri che vi seguirà nello specifico. Questo, a tuo avviso, aiuterà molto nelle prestazioni della domenica?
Il ruolo del portiere è diverso da quello di un normale giocatore, per migliorare il livello tecnico un preparatore dei portieri è fondamentale.
Sono poche le squadre che possono vantare di averne qualcuno veramente all’altezza, e noi siamo una di quelle.
La società sotto questo aspetto si è impegnata veramente molto a trovare persone qualificate di un certo livello.
Gli esercizi specifici sono fondamentali: servono a migliorare la propria tecnica, ad aggiustare i difetti e imparare cose nuove.

Quali sono le regole principali che un portiere di calcio a 5 deve rispettare?
Il portiere deve spossessarsi del pallone entro 4 secondi, sia con le mani che con i piedi nella propria area.
Dopo, che si è liberato della palla, non può riceverla da un compagno: per farlo deve attendere il tocco di un avversario o il superamento della linea mediana.
Può ricevere, invece, la palla con le mani: a patto che i passaggi al portiere da parte dei compagni non siano di piede e volontari.
Il portiere ha 4 secondi per rimettere la sfera in gioco: può lanciare il pallone nella metà campo avversaria con le mani, ma non può segnare con il rilancio.

Alcuni tecnici affermano che nel calcio a cinque l’estremo difensore è fondamentale, cosa lo rende così importante a tuo parere?
A livello psicologico come si presenta il tuo ruolo rispetto a quello di un giocatore di movimento?
Il portiere è considerato fondamentale perché in certe occasioni è in grado di salvare una partita.
Quando l’avversario arriva sotto porta tutte le speranze, della squadra, vengono poste nel portiere, nelle sue capacità di chiudere lo specchio della porta, e non solo.
Il futsal è più veloce a livello di gioco rispetto al calcio ad 11, il campo è più piccolo, si spinge molto perché il tempo di gioco è minore.
Per questo il portiere si ritrova ad essere in continuo movimento, a compiere diverse parate nel giro di pochi minuti.
A livello psicologico è un ruolo molto delicato.
Un attaccante se commette un errore fallendo una rete può sempre riprovarci, ogni volta che sbaglia un portiere si subisce gol.
È per questo che è importante trovare e mantenere un buon equilibrio tra grinta e tranquillità in campo.
Solo con un buon allenamento e una maggiore sicurezza in se stessi è possibile arrivare a ciò.

Come è nata la passione per questo sport? Come ti sei avvicinata al mondo del calcio a cinque?
Diciamo che la passione per il calcio in generale c’è sempre stata, mentre l’avvicinamento al futsal femminile é più recente.
A 16 anni sono stata introdotta per la prima volta in una squadra femminile, e per me era tutto nuovo.
Dopo un primo anno di prova ho deciso di continuare questa esperienza, il futsal è diventato cosi una componente importante della mia vita.

C’è un ricordo in particolare che leghi al mondo del calcio? Quali sono state le tue esperienze precedenti a questa stagione?
I ricordi legati al mondo del calcio sono diversi, vanno dalla prima volta in cui ho giocato titolare, alle vittorie più importanti.
Le mie esperienze, prima di intraprendere questa nuova avventura, sono state principalmente un po’ un campo di prova.
Per me quest’anno è una svolta: mi sono state date le possibilità di poter fare e poter imparare molto di più.

Condividi questo articolo
Exit mobile version