Dopo la permanenza all’estero, ha scelto di ritornare in Italia
LAUREANA CILENTO. Si chiama Loretta Del Mercato, ha 38 anni, ed è originaria di Laureana Cilento la ricercatrice che ha elaborato il progetto vincitore dell’Erc-Starting Grant, il più prestigioso bando europeo destinato ai giovani ricercatori. Loretta ha ottenuto, così, un milione di euro per poter lanciare una nuova, importantissima sfida al cancro. Grazie alle nanotecnologie, la ricercatrice ha riprodotto modelli tridimensionali di tumore che sono risultati l’idea vincente.
“Le sperimentazioni sugli animali sono lunghe, costose e con notevoli differenze rispetto agli esseri umani” ha spiegato la Del Mercato continuando “ora ci concentreremo soprattutto sul cancro al pancreas che si diagnostica tardi e lascia ancora aspettative di vita molto basse.” Anche il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, ha voluto incontrare Loretta Del Mercato perchè – ha dichiarato – “questa straordinaria e giovane ricercatrice che sceglie di ritornare in Italia e che ha conquistato uno dei bandi più competitivi a livello europeo ci richiama alle nostre responsabilità “.
Un cervello italiano finalmente non in fuga dunque; la storia di Loretta Del Mercato fa ben sperare in un Paese di cui troppo spesso si lamenta la carenza di investimenti nella ricerca scientifica. Dopo essersi laureata in Biologia ed essersi specializzata in “materiali e tecnologie innovative”, Loretta si trasferisce all’università di Marburg. Ma nel 2010 arriva la decisione di rientrare in Italia e approda, così, al Centro di nanotecnologie del Cnr di Lecce. E’ qui che ha l’opportunità di lavorare al progetto vincitore dell’Erc-Starting Grant grazie ad una adeguata strumentazione che fa del centro pugliese quella che lei stessa ha definito “un’isola felice; la nostra Sylicon Valley.”
I riconoscimenti per la ricercatrice non tardano ad arrivare; tra i più importanti ci sono il Technology Review “Top 35 Innovators under 35″, il Travelling Grant e il DAAD grant che le consente la permanenza in Germania. Ma una scienziata deve poter aver diritto anche ad essere madre, e la ricercatrice lavora al progetto facendo pausa ogni tre ore: “Mia madre mi portava mia figlia appena nata, la allattavo e poi riprendevo. Ma ne è valsa la pena” ha affermato. Paradossalmente, però, la Del Mercato è ancora una precaria perchè, come ha dichiarato il presidente del Cnr, Massimo Inguscio, manca uno strumento giuridico che consenta di assegnarle un posto fisso, come meriterebbe e come avviene in tutta Europa. Ad oggi, la chiamata diretta è possibile per le università, non per gli enti di ricerca. Grazie ai fondi ottenuti, tuttavia, Loretta Del Mercato potrà lavorare per i prossimi cinque anni, affiancata da un team retribuito di sette persone.