Camerota, ineleggibilità del consigliere Saggiomo: la parola ai giudici

Domani l'udienza presso il Tribunale di Vallo

Di Redazione Infocilento

Domani l’udienza presso il Tribunale di Vallo

CAMEROTASi terrà domani, 13 settembre, l’udienza in camera di consiglio innanzi al Tribunale in composizione collegiale che discuterà la presunta ineleggibilità del consigliere di minoranza Giancarlo Saggiomo, allontanato dall’assise comunale su proposta del consigliere Orlando Laino.

Nella tornata elettorale dello scorso giugno, Saggiomo si era aggiudicato 347 voti valsi l’elezione nello schieramento di minoranza per la lista ” Camerota riparte “. Nel corso del primo consiglio, però, la nuova maggioranza guidata da Mario Scarpitta aveva accolto e formalizzato l’eccezione di ineleggibilità sollevata da Laino, altro esponente della minoranza ma di corrente diversa, facente capo al gruppo ” Viva Camerota “. A motivo della mancata convalida dell’elezione di Saggiomo, il suo esercizio di presidente del cda della Calanca s.r.l., una società costituita al fine di gestire servizi di pubblica utilità per conto del comune e di cui l’ente locale detiene il 51% del capitale.

L’allontanamento del consigliere Saggiomo dal consiglio comunale ha suscitato forti polemiche trattandosi di uno tra i candidati maggiormente votati, seppur eletto tra le fila della minoranza. C’è stato chi ha gridato allo scandalo parlando di ” morte della democrazia ” e di un “vergognoso accordo tra il nuovo sindaco e una parte dell’opposizione soltanto per rivalsa personale.” Giancarlo Saggiomo, da parte sua, ha provveduto ad impugnare la delibera di convalida degli eletti contestando nel merito la sussistenza della causa di ineleggibilità e chiedendo, al Tribunale di Vallo della Lucania, l’accertamento del proprio diritto alla convalida dell’elezione. Domani, dunque, l’udienza: ad assistere Saggiomo, il legale Pasquale D’Angiolillo; l’amministrazione Scarpitta ha  invece conferito incarico all’avvocato Mariangela Agresti. L’attesa della sentenza, tuttavia, potrebbe prolungarsi; non è detto, infatti, che il collegio giudicante si esprima nella stessa giornata di domani.

Condividi questo articolo
Exit mobile version