Sanza sfida Castellabate e Vallo della Lucania: la Madonna della Neve sia Patrona del Parco

Questa la richiesta inviata ai vescovi e all'Ente Parco

Di Redazione Infocilento

Questa la richiesta inviata ai vescovi e all’Ente Parco

“Se è vero, come è vero, che la Vetta del Monte Cervato è il tetto della Campania, dunque anche del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, è altrettanto vero che il Santuario della Madonna della Neve, posto in vetta al Cervato, è il luogo simbolo della fede Mariana nel Cilento. Dunque penso sia opportuno che l’Ente Parco del Cilento Vallo di Diano e Alburni, riconosca la Madonna della Neve quale Santa patrona e protettrice”. Lo ha affermato il sindaco di Sanza, Vittorio Esposito, che si accinge a formalizzare una richiesta ufficiale a riguardo, che sarà inoltrata al Presidente dell’Ente Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Tommaso Pellegrino, e per la condivisione religiosa, anche al Vescovo della Diocesi di Teggiano Policastro, Mons. Antonio De Luca ed al Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, Mons. Ciro Miniero.

Da oltre mille anni, la Madonna della Neve, o del Cervato, è venerata dai fedeli dei comuni che orbitano intorno alla vetta. Non solo dai fedeli di Sanza dunque; ogni anno, dal 26 luglio al 5 agosto, fedeli in pellegrinaggio sulla Vetta del Cervato arrivano dai comuni di Monte San Giacomo, Sassano, Caselle in Pittari, Rofrano, Piaggine, Buonabitacolo, Casalbuono, Casaletto Spartano, Tortorella, Rofrano, Montano Antilia, Alfano, Montesano sulla Marcellana, Valle dell’Angelo, Sala Consilina, Teggiano. Solo per citarne alcuni. Insomma una fede ampiamente riconosciuta negli abitanti del comprensorio del Parco. Il santuario mariano del Monte Cervato è un luogo simbolo di fede, ma anche di quei valori espressi con forza nell’Enciclica di Papa Francesco “Laudato si’, sulla cura della casa comune”. Un richiamo del Papa ad una conversione ecologica.

Il Papa infatti invita a cambiare rotta: ad impegnarsi nella salvaguardia dell’ambiente, della nostra casa comune. “La salvaguardia dell’ambiente, della natura e con essa dello spirito e della fede degli esseri umani – ha aggiunto il sindaco Esposito – valori per noi irrinunciabili e che devono essere condivisi anche mediante il riconoscimento della sacralità di un luogo: la Vetta del Cervato, dove tutti i cittadini del Cilento, degli Alburni, del Vallo di Diano possano ritrovarsi. Sono certo che il presidente Pellegrino non avrà nessuna difficoltà a portare in discussione la nostra proposta alla Comunità del Parco, come sono altrettanto certo che i colleghi sindaci non possano non condividere i valori espressi da questo luogo simbolo di natura e di fede” ha concluso il sindaco Esposito.

Nel 201 era stata Castellabate a chiedere che il suo Santo, San Costabile, fosse riconosciuto patrono del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, sfidando chi da Vallo della Lucania invocava lo stesso ruolo per San Pantaleone.

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