Presentata istanza di accesso agli atti per 23 documenti
“Siamo quasi alla conclusione della stagione estiva 2017 e vorremmo tirare le somme , fare il punto della situazione sullo stato dell’arte del Lido Azzurro, sul fenomeno della spiaggiamento della poseidonia oceanica e capire soprattutto se il secondo lotto dei lavori realizzato nella primavera del 2017 sia servito a risolvere il fenomeno dello spiaggiamento e l’accumulo della poseidonia”. Queste le parole che arrivano dal Comitato Lido Azzurro e dal delegato WWF Pienazario Antelmi.
In sostanza si vuole capire se con le due nuove aperture si è limitato il fenomeno erosivo generato negli ultimi mesi ed il tanto auspicato ricircolo dell’acqua, che sarebbe servito a creare una serie di correnti utili a portare fuori dalla barriera artificiale la poseidonia.
“Per verificare tutto questo, oltre alle foto scattate nel breve e lungo periodo, che testimoniano gli effetti degli interventi sull’area del Lido Azzurro, è necessario anche avere un quadro chiaro degli interventi che negli anni sono stati previsti e realizzati a partire dal 2014”, dichiara il delegato regionale del WWF Italia.
Per tale motivo, anche su invito del Comitato Lido Azzurro, si é deciso di partire dai primi interventi ed in relazione a tale circostanza è stato protocollato, dal Comitato e dal WWF al Comune di Agropoli un’istanza di accesso agli atti di ben 23 documenti.
La richiesta, oltre a raccogliere tutti i documenti utili, servirà anche a fare il punto della situazione e magari capire se in futuro sarà necessario fare ulteriori interventi e soprattutto come farli. Per tale motivo il comitato ed il WWF organizzeranno degli incontri aperti a tutti i cittadini e all’amministrazione, ma anche a tutti gli interessati ed esperti, auspicando in futuro una maggior collaborazione e dialogo con tutti, dall’amministrazione, ai cittadini alle categorie del settore interessate.