Uova contaminate da Fipronil, tre casi in Campania, uno nel Vallo di Diano

Il carico è stato sequestrato dopo i controlli dell'Asl

Di Filippo Di Pasquale

Il carico è stato sequestrato dopo i controlli dell’Asl

In Campania sono stati riscontrati tre casi di uova non conformi e contaminate da Fipronil. E’ successo a Benevento, a Santa Anastasia, in provincia di Napoli, e ad Atena Lucana. Nel centro valdianese le uova sarebbero giunte proprio da Sant’Anastasia: si trovavano all’interno di un camion, pronte ad essere trasportate ai distributori. I controlli dell’Asl hanno poi determinato il sequestro della merce.

In Campania sono stati effettuati, ad oggi, 37 campionamenti e, su 35 rapporti di analisi, 33 sono risultati non contaminati.
“I risultati sono stati già inviati alla regione Campania, al servizio veterianario regionale e alle Asl – ha detto il direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno, Antonio Limone – ed è stato disposto il sequestro sia dei centri di imballaggio che degli allevamenti annessi e il rintraccio e il ritiro dal mercato di eventuali prodotti contaminati. All’origine del contagio – ha proseguito Limone – potrebbe esserci un trattamento illecito degli animali o, così come è avvenuto in Olanda, una contaminazione ambientale, dovuta al trattamento di terreno in assenza di animali”. Limone ha assicurato che “la situazione è sotto controllo”.

Ma cos’è il fipronil? Il fluocianobenpirazolo, questo il nome chimico, è un insetticida ad ampio spettro che disturba l’attività del sistema nervoso centrale dell’insetto impedendo il passaggio degli ioni cloruro attraverso il recettore del GABA ed il recettore del Glut-Cl. Ciò causa la ipereccitazione dei nervi e dei muscoli degli insetti contaminati. Viene usato prevalentemente come antipulci, ed èun veleno a lenta attività d’azione: una volta inserito in un’esca, l’insetto viene avvelenato ma non muore istantaneamente ma ha il tempo di ritornare alla colonia o nella tana. Nelle blatte è stato rilevato che le carcasse possono contenere quantità di antiparassitario residuo sufficiente per uccidere altri insetti nello stesso luogo nel quale gli insetti si rifugiano.

L’organizzazione Mondiale della Sanità classifica il Fipronil come moderatamente pericoloso. Si tratta di una sostanza impiegata in agricoltura come insetticida e in veterinaria come medicinale negli animali da compagnia per la sua efficacia nei confronti di pulci, acari e zecche. Negli animali destinati alla produzione di alimenti per l’uomo il suo utilizzo è vietato per evitare la presenza nei cibi di residui potenzialmente tossici. In ogni caso si parla di derivati delle uova, l’uovo made in Italy, per le cui necessità siamo in pratica autonomi, è tracciabile attraverso l’etichettatura del guscio, nota come codice delle uova. È questa la maggiore sicurezza per il consumatore, che può avere la certezza che il Fipronil non è stato impiegato.

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