Sei comuni del Cilento e Vallo di Diano attendono risposte
Per recuperare i luoghi culturali dimenticati nel maggio 2016 il Governo ha messo a disposizione 150 milioni di euro. Fino al 31 maggio 2016 tutti i cittadini hanno potuto segnalare all’indirizzo di posta elettronica bellezza@governo.it un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività o un progetto culturale da finanziare. Una commissione ad hoc avrebbe dovuto stabilire a quali progetti assegnare le risorse.
Il condizionale è d’obbligo poiché ad oggi nessun progetto è stato finanziato.
La sottosegretaria ai Beni culturali, Ilaria Borletti Buitoni, ha dichiarato presso la commissione Cultura della Camera che le risorse stanziate, pari a 150 milioni di euro, sono state assegnate e sono destinate a comunque alle finalità indicate. Per quanto riguarda la procedura di nomina di una commissione di esperti allo scopo di selezionare i progetti destinatari di queste risorse, Borletti Buitoni ha riferito che la Presidenza del Consiglio sta predisponendo il relativo decreto di nomina, rassicurando in ogni caso Murgia che i criteri prescelti ai fini di tale valutazione saranno volti a garantire la massima trasparenza e tutela delle segnalazioni effettuate da parte dei cittadini.
Non appena concluso l’iter di valutazione delle numerose richieste pervenute da parte della Commissione, si procederà rapidamente all’assegnazione delle risorse.
Al momento, però, nulla si è mosso. Eppure la partecipazione all’iniziativa era stata notevole: erano stati candidati 7540 posti distribuiti in 3197 comuni italiani: 2.497 luoghi al Nord (e insistono su 1.306 comuni), 2.259 al Centro (e insistono su 813 comuni) e 2.784 al Sud (e insistono su 1.078 comuni).
Anche il comprensorio del Cilento, Vallo di Diano e Alburni aveva partecipato in massa all’iniziativa.
Sapri era stato il primo con un progetto di recupero del complesso di Santa Croce; poi si erano accodati Camerota (castello medioevale), Palinuro (antiquarium), Auletta (villa romana), Polla (chiesa Santa Maria dei Greci), San Pietro al Tanagro (cappella di San Vito) e Moio della Civitella (Parco della Civitella). Anche loro sono in attesa nella speranza di ottenere i fondi per il recupero dei loro luoghi dimenticati.