A sollevare il problema il geologo Franco Ortolani
“La foce del fiume Sele diventerà come la foce del Sarno?”, è il geologo Franco Ortolani a sollevare la questione, dopo la notizia che nei pressi della foce del Sele il livello dell’acqua si è alzato allagando aree antropizzate, troppo basse per essere in sicurezza secondo il geologo. “Questo – spiega l’esperto – è avvenuto in un periodo in cui la foce del fiume è ostruita da una barra sabbioso ghiaiosa che le onde hanno formato dal momento che la portata fluviale è molto scarsa e non riesce a tenere sgombro lo sbocco in mare. Nei giorni del sollevamento dell’acqua fluviale alla foce non si sono registrate precipitazioni piovose nel bacino idrografico per cui è evidente che l’allagamento limitato è da attribuire al sollevamento del livello marino durante la mareggiata. Molte volte la foce si è quasi chiusa”.
Ortolani parla di “inquinamento fluviale”:”la chiusura incide sul ristagno di acqua che è inquinata da scarichi abusivi negli ultimi chilometri di percorso fluviale.- continua il geologo-Se la foce non è chiusa l’acqua inquinata defluisce a mare quando c’è mare calmo e specialmente durante le basse maree.”
Secondo Franco Ortolani l’inquinamento si diffonderebbe attraverso il mare e poi lungo la costa toccando Agropoli e Salerno. Dunque se si continueranno ad utilizzare gli stessi metodi la foce del Sele assomiglierà sempre più alla foce del Sarno.
“L’inquinamento fluviale è un crimine e criminali sono coloro che lo causano- conclude Ortolani-E’ questo che si vuole avere? Immondizia dove c’è bellezza naturale?”.