Ci si interroga: poca acqua e alte temperature o sostanze inquinanti nel fiume
AGROPOLI. Decine di pesci morti nel fiume Testene. La denuncia arriva da alcuni cittadini che nella giornata di ieri hanno visto diversi pesci galleggiare nel corso d’acqua che taglia in due la città di Agropoli.
Il fenomeno si presenterebbe anche in alcuni suoi affluenti. Immediatamente è scattata la paura per forme di inquinamento; un timore motivato dal fatto che il corso d’acqua sfocia in prossimità delle spiagge del Lungomare San Marco e del Lido Azzurro.
In realtà l’ipotesi sembra essere esclusa: il fenomeno, infatti, sembra essere determinato da altri fattori come la diminuzione della portata d’acqua o le alte temperature. Episodi simili si sono verificati nei giorni scorsi anche nel Solofrone e nel Tanagro.
Non manca chi sostiene che quei pesci in realtà siano stati gettati nel fiume da qualche pescatore o da qualche attività commerciale che aveva necessità di disfarsene. “Ho notato un gran numero di pesci morti nei pressi del palazzo dello sport Andrea Di Concilio, dove c’è una rampa per accedere con auto o altri mezzi al letto del fiume, lì c’era anche del sale forse utilizzato per conservare il prodotto, probabile che sia stato qualcuno a gettarlo via”, dice un residente della zona. Del caso sono state già informate le autorità.