FOTO | Vallo della Lucania riaccoglie l’oro di San Pantaleone

Il tesoro rubato torna al Santo Patrono

Di Redazione Infocilento

Il tesoro rubato torna al Santo Patrono

VALLO DELLA LUCANIA. Un lungo applauso. Sul volto dei tanti fedeli presenti in cattedrale una grande emozione. Il tesoretto di San Pantaleone è tornato nella chiesa madre di Vallo. Un momento solenne organizzato alla vigilia dei festeggiamenti per il Santo Patrono. Sono bastati sei mesi di intenso lavoro investigativo, ai carabinieri del capitano Malgieri per recuperare l’oro in Romania, riportarlo in Italia e restituirlo alla comunità.

Ieri sera in cattedrale, alla presenza del vescovo Miniero l’Arma, con il comandante provinciale Antonino Neosi e il capitano Malgieri, ha ufficialmente riconsegnato l’oro alla comunità locale. Anelli, collane, bracciali ex voto sistemati in una bacheca donati dai fedeli nel corso degli anni. Forse non di grande valore economico, ma di inestimabile valore affettivo per i fedeli di San Pantaleone. Parole di gioia dal vescovo Miniero. «È un giorno importante per l’intera comunità diocesana, ringraziamo San Pantaleone per questo momento di gioia».
Il vescovo ha più volte ringraziato l’Arma dei carabinieri per il lavoro, impeccabile, svolto, la Procura e il Tribunale presenti in cattedrale con il procuratore Itri, il sostituto Palumbo e il presidente De Luca. Dopo il furto messo a segno nella notte tra il 31 gennaio e il primo febbraio sono stati assicurati alla giustizia gli otto malviventi autori del colpo, durato pochi minuti. I malviventi nella stessa notte ripartirono per la Romania. In pochi giorni li hanno identificati e arrestati. L’attività investigativa non si è mai fermata. Il capitano Malgieri aveva promesso il ritrovamento del tesoretto. Gli ex voto dovevano essere restituiti ai fedeli e al Santo Patrono. Troppo grande la ferita aperta dal colpo messo a segno dai malviventi. Poi, dieci giorni fa, l’attesa notizia. L’oro è tornato in cattedrale, ma ci vorrà del tempo prima che venga esposto nuovamente.

Il comitato vuole preparare una teca più sicura. Intanto i fedeli avevano ricominciato a donare altri oggettini di oro, pronti a ridare il tesoretto a San Pantaleone. Visibilmente emozionato il parroco, don Aniello Scavarelli. «Ringraziamo San Pantaleone – ha ribadito – e i carabinieri, che non hanno smesso mai di lavorare. E preghiamo per gli otto malviventi affinché capiscano il male che ci hanno fatto».

Il comune, con il sindaco Aloia, ha consegnato medaglie e targhe per i militari e le autorità, che hanno lavorato per consentire il ritrovamento dell’oro.

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