Maggioranza resta ferma sulle sue tesi
Si è tenuta nel pomeriggio di ieri (martedì) la Conferenza dei Capigruppo presso il Comune di Agropoli. Nel corso di essa si è discusso ancora della questione dei rappresentanti del Consiglio Comunale presso l’Unione dei Comuni Alto Cilento. Il Consigliere Caccamo ha ribadito richiesta di entrambi i consiglieri di minoranza di invalidazione delle votazioni per inosservanza del Regolamento ma dopo la consultazione dei capigruppo, il Presidente sembra essere rimasto fermo nelle sue posizioni.
Hanno destato perplessità inoltre, le successive dichiarazioni del Sindaco Coppola diffuse a mezzo stampa interpretate come un tentativo di voler far passare per mere strumentalizzazioni le questioni di legittimità sollevate.
Chiare e condivise le affermazioni sul punto dei due componenti della minoranza che testualmente riferiscono: “Così come chiarito con più note sottoscritte dal Segretario Comunale, se il regolamento prevede la nomina di un consigliere di minoranza, questi va scelto in modo autonomo dalla stessa minoranza senza altre diverse letture normative che hanno il sapore di un equilibrismo interpretativo di poca ed inutile valenza. La maggioranza non ha diritto di interferire nelle scelte proprie ed autonome della minoranza.
Spetta alla maggioranza praticare questo esercizio democratico elementare soprattutto quando persino l’Ufficio di Segreteria generale comunale interviene per confermare che la corretta lettura della norma non può che essere quella esposta dalla minoranza. Tra l’altro , non potrebbe essere diversamente atteso che lo stesso Ente l’ha già applicata in passato in altre identiche circostanze! Basta , infatti , rileggere la delibera di Consiglio comunale n. 58 del 27.09.2012 per avere la conferma che questo stesso Ente ha proceduto alla votazione segreta del consigliere di maggioranza da nominare presso il Consiglio dell’Unione dei Comuni “Alti Cilento con la partecipazione dei soli consiglieri di maggioranza. Voler insistere su di una lettura diversa della norma con articolate interpretazioni della stessa da parte della presidenza del Consiglio comunale o con altri supporti interpretativi che tentano di scardinare il parere chiaro ed inequivocabile dell’Ufficio di Segreteria generale e voler lanciare messaggi istituzionali in cui si vogliono criticare i comportamenti di un consigliere di minoranza che non ha voluto concordare tale nomina con la maggioranza , vuol significare solo dare una prova di forza della maggioranza che evidentemente non ha intenzione di praticare ciò che ha invece propagandato e cioè : l’esercizio di una democrazia inclusiva e partecipativa. Lanciare poi messaggi di far procedere a dimissioni da parte di colui che è stato eletto è ancora peggio in quanto in tal modo si concretizza un tentativo di screditamento istituzionale dello stesso eletto , raccogliendo così , secondo il loro pensiero, il frutto di una maggioranza sana che si è scontrata con una minoranza litigiosa e divisa, che in realtà non ha ragione alcuna di scontro sul punto. Ed in effetti conflitto tra i componenti di minoranza non c’è mai stato avendo il consigliere di minoranza eletto, a votazione conclusa ed in fase di discussione del deliberato, immediatamente espresso dubbi e riserve sulla procedura seguita.(cfr. la registrazione della seduta consiliare). La verità normativa ed istituzionale è ben diversa da quella concretizzata e messaggiata dalla maggioranza e l’attuale minoranza- opposizione (costituita dai due consiglieri comunali eletti) continuerà ogni azione politico-istituzionale finalizzata all’applicazione legittima della norma che è stata volutamente ignorata e manipolata dalla stessa maggioranza”.