Emergenza incendi: otto mezzi per le comunità montane del territorio

Il presidente Pellegrino: Non ci arrendiamo

Di Redazione Infocilento

Il presidente Pellegrino: Non ci arrendiamo

Emergenza incendi nel Parco Nazionale del Cilento, Cilento Vallo di Diano e Alburni, il presidente Tommaso Pellegrino annuncia importanti azioni per potenziare uomini e mezzi.

“Sono pronti otto mezzi che saranno consegnati alle comunità montane del territorio. La situazione sul fronte roghi nelle ultime ore sta tornando alla normalità. Dopo il picco registrato nei giorni scorsi con la devastazione di ettari ed ettari di macchia mediterranea l’emergenza almeno per il momento sembra essere rientrata. Non abbassiamo la guardia – dice Pellegrino – siamo coscienti e consapevoli che il peggio non è ancora passato. Rispetto alla scellerata azione dei piromani che agiscono contemporaneamente su più fronti rendendo difficile se non impossibile ogni intervento è indispensabili migliorare la macchina dei soccorsi”.

Il Parco ha deciso di potenziate i mezzi in dotazione alle varie comunità montane ed è pronto a consegnare otto mezzi con autobotti e modulo di intervento. “Siamo preparati – dice il Pellegrino – a combattere i piromani, non possiamo assistere impotenti alla distruzione del nostro patrimonio ambientale. Il Parco, nonostante non abbia una competenza specifica in materia di incendi è pronto a fare la propria parte come ente territoriale vicino alle esigenze delle comunità locali”.

A tal proposito Pellegrino tiene a precisare insieme al direttivo pensiamo a lavorare e non a strumentalizzare le situazioni di emergenza . Il riferimento è chiaro al professore Vincenzo Pepe, presidente della Fondazione Vico che davanti alle difficoltà del territorio a fronteggiare l’emergenza incendi aveva definito il Cilento un Parco di carta chiedendo le dimissioni del presidente Pellegrino . Di tutta riposta Pellegrino ribadisce: «l’allarme incendi ci preoccupa, e non poco: come Parco stiamo valutando tutte le misure più efficaci per difendere la nostra bella terra, ma questa è una missione che deve coinvolgere tutti, perché tanti roghi sono, purtroppo, dolosi, e chi ha il coraggio di devastare un’area bella come la nostra, deve pagare».

Condividi questo articolo
Exit mobile version