Calcio, Rutino: un campionato fatto di alti e bassi

Intervista al difensore Simone Amendola

Di Christian Vitale

Intervista al difensore Simone Amendola

Il Rutino Sport, formazione allenata da Paolo Ruggiero, questa stagione ha disputato il campionato di Seconda categoria.
La società, presieduta da Maddalena Volpe, era inserita girone I del distretto salernitano.
La squadra ha vissuto un campionato pieno di alti e bassi, la zona playoff non è stata purtroppo centrata.
Abbiamo raggiunto Simone Amendola, difensore centrale del Rutino, per una breve intervista.

A inizio stagione si vociferava di una squadra che potesse ambire ai playoff. Era il vostro reale obbiettivo?
Ad inizio stagione ci eravamo prefissati un obiettivo minimo: quello di accedere ai playoff , cercare di fare qualcosa di importante anche con un po’ di fortuna.

Siete partiti male con cinque sconfitte di fila. Come mai? Come avete vissuto questo brutto avvio?
Le cinque sconfitte non se le aspettava nessuno, visto l’organico della nostra squadra. Queste sconfitte sono maturate per errori di gioco nostri, non posso negare anche la sfortuna ha inciso.
Noi siamo stati un gruppo molto affiatato, questo ci ha aiutati ad uscirne fuori.

Le cose sono cominciate gradualmente a migliorare per voi.
Il girone di ritorno è iniziato con quattro vittorie consecutive. Avevate messo nel mirino la zona playoff. Ci credevate in quel periodo?
Si, il girone di ritorno è iniziato in maniera ottimale. Abbina battuto squadre che a fine campionato sono arrivate a giocarsi la promozione. Queste partite hanno aumentato la nostra consapevolezza di poter raggiungere i playoff.

Poi dopo un buon periodo di forma avete frenato.
La stagione è terminata con qualche battuta d’arresto di troppo: la rincorsa alla prime piazze è stata cosi vanificata. Cosa è successo?
La sconfitta per 3-2, a Battipaglia, contro lo Stella calcio ci ha un po’ tagliato le gambe nella corsa ai playoff.
Da quel momento abbiamo iniziato a fare un po’ di fatica, abbiamo pagato anche per qualche infortunio di troppo.

Avete incontrato, nel vostro raggruppamento diverse formazioni della zona di Battipaglia: c’è differenza, a tuo avviso, tra questi campi e quelli cilentani?
Per quanto riguarda la questione gironi noi ci aspettavamo qualcosa di più agevole, invece ci siamo ritrovati a fare trasferte molto lunghe. Quando vai a giocare in questi campi trovi squadre molto organizzate con giocatori preparati e in molti casi con esperienze professionali.

Per quali episodi ricorderai questo campionato? Quali sono stati i momenti più belli del torneo? E quale quelli più brutti?
Gli episodi belli sono stati tanti: non sono solo legati alle partite della domenica, ma anche agli allenamenti e le cene organizzate tra noi ragazzi.
I momenti brutti in una stagione ci sono sempre, all’inizio con quelle cinque sconfitte di fila ad esempio. ma come ho citato sopra ne siamo usciti alla grande.

Il Rutino Sport si è contraddistinta anche per il cosiddetto terzo tempo. Di cosa si tratta?
Il terzo tempo è un elemento che ha contraddistinto sicuramente la nostra stagione, questo termine viene legato spesso alla nostra società.
Si tratta di un piccolo rinfresco offerto alle squadre ospiti.
Si cerca, in maniera sostanziale, di stare tutti insieme dopo le partite, tante volte è stato utile per smorzare le polemiche dei novanta minuti di gioco.

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