Vallo della Lucania: ancora polemiche per i lavori in piazza San Pantaleone

Bucate le basole antiche del sagrato

Di Fiorenza Di Palma

Bucate le basole antiche del sagrato

VALLO DELLA LUCANIA. Non si placano le polemiche per i lavori nella piazza antistante la cattedrale di San Pantaleone. A suscitare malcontento è in particolare la la fontana in corso di realizzazione giudicata “sproporzionata” e “inadeguata” rispetto all’aspetto e alle dimensioni dell’area.

Per protestare contro la situazione si è costituito anche un comitato autonomo “Divina Proporzione” che ne chiede l’abbattimento.

A suscitare ultime polemiche la decisione di bucare le basole antiche del sagrato della cattedrale per inserirvi dei faretti.

Sul caso è stata inviata anche una nota al presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Tommaso Pellegrino in cui si sottolineano i motivi del malcontento. “Trattasi di opera del tutto dissonante e ultronea rispetto all’ambiente, ingombrante e superflua, realizza con materiali che nulla hanno a che vedere col contesto storico-urbanistico – spiega Maria Rosaria Di Vietri – Lo sdegno generale che l’opera, nel suo procedere, ha suscitato e suscita, ha indotto la costituzione dello scrivente comitato, il quale intende adoperarsi con ogni mezzo per impedirne la prosecuzione ed ottenere la riduzione in pristino. E’ stato inoltrato esposto alla Soprintendenza ma allo stato senza esito. In questi giorni il continuo via-vai dei cittadini in piazza Cattedrale per osservare il raccapricciante manufatto, è stato costantemente accompagnato dalle espressione. Dov’è la Sovrintendenza? dov’è il Parco?”

“Lo svilimento che con quella realizzazione si sta compiendo della nobile e amatissima piazza finisce cioè, nella coscienza generale, per trasformarsi in svilimento delle istituzioni succitate e degli altissimi compiti di tutela loro affidati”, prosegue la componente del Comitato; di qui l’invito a “recarsi personalmente a verificare lo scempio che si sta perpetrando, attivandosi con ogni mezzo –anche controllando la regolarità procedurale relativa a quanto di competenza dell’Ente- teso a salvaguardare l’integrità del sito storico in oggetto”.

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