Il segretario generale Gerardo Ceres. “Questa impostazione risponde pienamente a quanto auspicato dalla Cisl. Apprezziamo la scelta fatta dai vertici dell’Ateneo”
“Se da un lato il riconoscimento della No Tax area risponde alle previsioni della legge di stabilità per il 2017, dall’altro il Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo di Salerno ha riconfermato principi di meritocrazia che hanno interessato oltre 3.000 studenti, perché in regola con gli esami e i crediti formativi, rimborsando loro integralmente le tasse già pagate, e oltre 4.000 universitari esonerati perché assegnatari di borse di studio”.
A spiegarlo è Gerardo Ceres, segretario generale della Cisl di Salerno. “Il fatto che circa 12mila studenti siano stati interessati da benefit totali e parziali è una buona notizia in assoluto. La notizia – aggiunge Ceres – ugualmente importante è che queste operazioni le si può realizzare grazie all’equilibrio dei conti, che nel caso viene raggiunto nonostante la contrazione dei contributi dello Stato ma anche per le politiche incentivanti di cui ha beneficiato meritoriamente il nostro Ateneo”.
Secondo il segretario della Cisl Salerno, altro elemento da considerare è che il ridisegno dei meccanismi di walfare e di sostegno passa anche attraverso la capacità di assicurare il diritto allo studio agli studenti appartenenti a famiglie economicamente disagiate e agli studenti meritevoli. “Per il nostro sindacato questo è necessario, anche in seguito ai cambiamenti della struttura sociale nel nostro Paese. Ecco perché dalla Cisl provinciale, non può che giungere, in tal senso, un convinto apprezzamento per gli organi di governo dell’Università di Salerno”.