Fondovalle Calore, Palmieri: quei soldi potevano servire per altri tratti, ma si è preferito fare l’ennesima comparsata

"Celebrata una piramide nel deserto"

Di Comunicato Stampa

“Celebrata una piramide nel deserto”

“Ieri si è celebrata la ripartenza dei lavori sulla Fondovalle Calore, di un lotto che ultimato collegherà località Mainardi con una strada di Castelcivita. Qualcuno ha descritto un futuro che sembra la nuova eldorado, ma nei fatti questa opera riparte fuori tempo massimo”.

E’ quanto denuncia il sindaco di Roscigno Pino Palmieri che non esita a polemizzare contro la cerimonia di riavvio dei lavori per la Fondovalle Calore. “Oggi – spiega – il nostro territorio ha bisogno di risolvere le numerose emergenze viarie che stanno compromettendo la permanenza dei cittadini nei nostri paesi. I soldi di questo primo lotto potevano servire per intervenire sulla viabilità provinciale ordinaria in modo celere e poter consegnare per l’inizio anno scolastico una viabilità dove avrebbero potuto transitare i mezzi del trasporto pubblico e far giungere i nostri figli in modo dignitoso presso le proprie scuole. Invece no, Canfora nel suo intervento parlava di De Luca come di un Cesare dell’impero romano, ma non accorgerndosi che stava celebrando più che una grande opera, una piramide nel deserto”.

“Con questi soldi potevano mettere in sicurezza il tratto Castelcivita/Ottati, potevano intervenire sul tratto Roscigno/Sacco, sul potevano lavorare sul tratto Tempone/Persano ed altro – conclude il primo cittadino – ma si è preferito fare l’ennesima comparsata e non affrontare in modo serio le emergenze della nostra terra”.

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