Case danneggiate, vegetazione in fumo, distrutti frutteti, oliveti e vigne. Un vero e proprio disastro
Quello che resta dopo le ultime 48 ore è un paesaggio tetro. In grandi tratti del comune di Agropoli, sulla collina tra Torchiara e Laureana, a Scario, Policastro e Casal Velino, ci sono zone dove si fa fatica ad individuare un po’ di verde. Ancora questa mattina c’è una coltre di fumo che rende l’aria quasi irrespirabile. Il Cilento esce in ginocchio da una due giorni in cui i piromani hanno vinto distruggendo ettari di boschi, macchia, vegetazione e danneggiando seriamente anche alcune abitazioni.
Agropoli
Dopo la notte da incubo tra domenica e lunedì, che ha costretto molti residenti della Collina San Marco a restare fuori dalle loro abitazioni, nella mattinata l’emergenza si è ripresentata. Il territorio continuava ad ardere, il fuoco ad alimentarsi sospinto dal forte vento. Intorno alle 12, quando sembrava che la situazione fosse ormai risolta, è scattato di nuovo l’allarme: le famiglie sono state nuovamente evacuate mentre le fiamme si avvicinavano pericolosamente alle abitazioni. Un canadair della protezione civile ha fatto decine di lanci di schiuma, le fiamme hanno così cambiato versante raggiungendo prima l’area della statua di San Francesco, poi il territorio del comune di Ogliastro Cilento. Solo in tarda serata gli ultimi focolai sono stati domati e le persone hanno potuto far rientro nelle loro case alcune delle quali, circondate dal fuoco, sono state gravemente danneggiate. Ma ad Agropoli questa non è stata l’unica emergenza: l’incendio al confine con Torchiara e nei pressi dell’ex stazione ferroviaria di Rutino, ha costretto RFI a sospendere la circolazione dei treni. Quelli provenienti da Nord hanno fatto capolinea allo scalo di Agropoli – Castellabate. Immediatamente si è messa in moto la macchina dell’emergenza: decine di volontari e il personale di protezione civile e croce rossa, hanno distribuito bottigliette d’acqua ai turisti in attesa di autobus sostitutivi e controllato il traffico. Non sono mancati momenti di tensione. Le fiamme, intorno alle 18, sono divampate anche a Moio Alto. Qui alcuni agricoltori si sono attrezzati con trattori e serbatoi e sono corsi sul posto per domare il rogo. Chiesto lo stato di calamità.
Torchiara – Laureana – Cicerale
La situazione più critica si è registrata tra Torchiara e Laureana Cilento. Il primo incendio si è sviluppato presso il parco Elena. Il villaggio è stato completamente circondato dalle fiamme. I turisti sono stati costretti a fuggire via. Sul posto con tanti volontari i vigili del fuoco, carabinieri e carabinieri forestali; le fiamme, anche qui sospinte dal forte vento, si sono estese fino alla località Case Bianche. Diverse villette sono state circondate dai roghi, alcune hanno subito seri danni. I residenti sono riusciti ad evitare il peggio con delle pompe e a chiudere i bomboloni del gas prima che fossero raggiunti dalle fiamme. Diversi evacuati mentre una donna, allettata e impossibilitata a camminare, è stata trasferita via dai sanitari della Croce Azzurra inviati dalla centrale operativa del 118. Grande la disperazione dei proprietari delle abitazioni e dei terreni, costretti a guardare inermi le fiamme avvolgere le loro proprietà. Il fuoco, poi, è salito fino a Torchiara, circondando la chiesa del Santissimo Salvatore: in un agriturismo è stato necessario mettere in salvo gli ospiti. Fiamma anche sul versante di Copersito. Oltre un migliaio di piante d’ulivo sono andate distrutte, vigne e frutteti. Intanto a Laureana Cilento un incendio, partito nel pomeriggio dalla località Acquasanta, in poco tempo èarrivato fin sotto il paese: la collina è andata completamente in fumo, danneggiate anche piantagioni e abitazioni. Sul posto gli uomini della comunità montana Alento-Monte Stella che poco hanno potuto fare per domare l’incendio. Le fiamme, intanto, circondavano un b&b: è stato necessario tanto lavoro anche qui per evacuarlo. In serata, quando la situazione sembrava sotto controllo, alcuni volontari si sono messi a lavoro per spegnere gli ultimi focolai e liberare le strade bloccate dalla caduta di alberi o pali della rete telefonica. Intorno alle mezzanotte, però, sia a Torchiara (località Case Bianche) che a Laureana Cilento (frazione San Martino) il fuoco ha ripreso ad alimentarsi tornando a minacciare le abitazioni: sul posto volontari e vigili del fuoco. La situazione soltanto all’alba è tornata alla normalità. A Cicerale in fumo la località Mancose, diversi ettari di vegetazione e alcune coltivazioni in fumo.
Capaccio Paestum
Dopo il terrore nella giornata di domenica, anche ieri il comune di Capaccio Paestum è stato interessato dai roghi. Il primo incendio si è sviluppato in via Tavernelle, non molto distante dall’antica cinta muraria. Un principio di incendio è stato poi sedato nell’area sottostante i giardini di Piazza Tempone, a Capaccio Capoluogo. Nella notte fiamme ancora sulla collina di Capaccio. Comune ha chiesto lo stato di calamità.
Ascea – Ceraso – Casal Velino
Fiamme alte nel comune di Ascea. Nella frazione Marina un incendio ieri ha tenuto in apprensione la popolazione. Drammatica la situazione in località Terradura dove è stato necessario evacuare l’intero paese. Una settantina di persone, tutte anziane, sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni minacciate dalle fiamme.
Fronte di fuoco lungo oltre due chilometri anche a Ceraso. Disagi alla viabilità. A Casal Velino situazione da far paura nella tarda serata: segnalati diversi focolai: nei pressi della piscina comunale e lungo la strada per Acquavella. Un vero e proprio inferno per la popolazione rimasta sveglia per tutta la notte.
Palinuro – Scario – Policastro
Concerto di Francesco Gabbani a Scario, ma l’attenzione era tutta sulle fiamme che minacciavano il paese. Le fiamme hanno avvolto le località Hangar, Spineto e Valle di Natale. Diverse le abitazioni e le strutture ricettive evacuate. Danni seri anche alle abitazioni. Alcuni bomboloni del gas sono esplosi. Focolai anche a Palinuro, Roccagloriosa e Policastro. Chiusa fino a tarda sera la Cilentana tra Policastro e Roccagloriosa.