Incendi in Cilento, Pellegrino: una calamità naturale

"Incendi di origine dolosa, necessario aumentare azione di intelligence"

Di Redazione Infocilento

“Incendi di origine dolosa, necessario aumentare azione di intelligence”

Gli incendi sono di origine dolosa. Tommaso Pellegrino, presidente del Parco nazionale del Cilento, parla di attacchi criminali.
Un’affermazione forte, presidente.

«Non può essere altrimenti. I nostri territori sono bruciati dalle fiamme e noi stessi siamo vittime di continui attacchi criminali».

Chi appicca gli incendi?
«Sicuramente nel Cilento non abbiamo la presenza della criminalità organizzata che sta agendo nel Parco del Vesuvio dove c’è un disegno della camorra dietro ai roghi. Da noi parlerei di più fattori scatenanti. Dal conflitto tra pastori al piromane sventurato di turno. Singole azioni criminose che messe insieme stanno alzando una calamità criminale».

Non pensa ad interessi legati alla macchina dei soccorsi?
«Forse un tempo. Oggi non più. Molte cose sono cambiate. Gli interventi non sono più decisi sul territorio».

Si è impreparati?
«Assolutamente no. Come territorio stiamo facendo bene la nostra parte. Tutti, vigili del fuoco, carabinieri forestali, forze dell’ordine, protezione civile, comunità montane, sindaci e tanti volontari stanno lavorando con sacrificio, ma di fronte ad una vera e propria calamità criminale il disastro diventa inevitabile».

Che fare?
«Aumentare l’azione di intelligence per individuare i responsabili e dar loro una punizione esemplare. È necessario riavere i Dos sul territorio scomparsi con la riforma del corpo forestale. Al momento possiamo solo monitorare. Non intervenire. Occorrono più mezzi e più uomini».

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