Morto dopo ricovero in ospedale, quattro medici a processo

Secondo l'accusa i sanitari avrebbero agito con negligenza, imprudenza e imperizia

Di Redazione Infocilento

Secondo l’accusa i sanitari avrebbero agito con negligenza, imprudenza e imperizia

SAPRI. Quattro sanitari dell’ospedale Immacolata di Sapri a processo per la morte di Antonio Valiante. L’uomo originario di Massicelle frazione del comune di Montano Antilia, nell’agosto del 2015 fu ricoverato nel reparto di chirurgia generale del presidio ospedaliero saprese, a causa di una emorragia non tempestivamente bloccata le sue condizioni precipitarono. Fu trasferito all’ospedale Cardarelli di Napoli, ma era troppo tardi. Morì dopo qualche giorno. I familiari presentarono subito denuncia.

Dopo due anni a chiusura delle indagini il procuratore capo presso il tribunale di Lagonegro Vittorio Russo ha formulato richiesta di rinvio a giudizio per quattro sanitari, Paolo Calabria di San Giovanni a Piro, Umberto Cascone di Castellamare di Stabia, Luigi Belizzi, residente a Sapri, Pasquale Castigliola di Sapri.

Tutti componenti dell’equipe medica del reparto di chirurgia generale dell’ Immacolata dove “Valiante – si legge nel dispositivo del magistrato – fu ricoverato per rettorragia grave ed acuta. I sanitari con distinte condotte colpose concorrenti in tempi diversi ma tutti agendo con negligenza imprudenza ed imperizia e non osservando le norme della migliore scienza medica cagionavano il decesso del paziente”. Due giorni fa presso il tribunale di Lagonegro si è svolta l’udienza preliminare. Il Gup De Lellis ha deciso per il rinvio a giudizio. I sanitari assistiti dall’avvocato Franco Maldonato torneranno in aula per l’inizio del processo il 16 gennaio del 2018 . Ad assistere la famiglia Valiante l’avvocato Antonello Natale. In particolare i medici saranno processati perché si legge nelle carte “pur avendo gli elementi necessari per diagnosticare la fonte dell’emorragia e prescrivere idonea terapia , omettevano gli opportuni e necessari accertamenti e conseguenti interventi, operando anche con imprudenza e negligenza”.

La prolungata degenza nel reparto senza le adeguate cure ha peggiorato le condizioni del paziente che “trasferito in ritardo a Napoli è giunto al Cardarelli in condizioni tali che l’intervento chirurgico effettuato è risultato tardivo ed inutile al fine di salvargli la vita”. Valiante si è ricoverato a Sapri il 27 agosto è morto a Napoli il 15 ottobre dove é giunto con una grave insufficienza respiratoria. Quando è stato operato i valori vitali erano ormai irrecuperabili. Tra le prove acquisite dalla procura la consulenza medico legale dei dottori Ambrosio, Adelmo e Perna.

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