Coldiretti: i comuni campani si oppongano al CETA

A rischio contraffazione secondo l'associazione anche i prodotti del territorio cilentano

Di Bruno Marinelli

A rischio contraffazione secondo l’associazione anche i prodotti del territorio cilentano

La Coldiretti, tramite le federazioni delle cinque province, ha invitato sindaci e comuni campani a posizionarsi avversamente nei confronti del CETA (Comprenshive Econdomie and Trade Agreement), l’accordo tra UE e Canada considerato a rischio per ciò che concerne le produzioni territoriali. L’associazione chiede ad ogni Ente di approvare un ordine del giorno in merito, mentre la legge di ratifica è stata votata alla Commissione Esteri del Senato.

Le lettere sono firmate dai presidenti Gennarino Masiello, Vittorio Sangiorgio, Vincenzo Di Nardo, Tommaso De Simone e Francesco Acampora, e dai direttori Salvatore Loffreda, Francesco Sossi, Angelo Milo e Vincenzo Tropiano. L’accordo UE-Canada riconosce solo la mozzarella di bufala, ma a rischio contraffazione secondo la Coldiretti ci sono anche prodotti del territorio come il fico bianco del Cilento, la ricotta di bufala campana ed Igp come il carciofo di Paestum ed il Marrone di Roccadaspide. L’intento dell’associazione con queste missive è quello di far partire un dibattito partendo dal basso inviando un messaggio di un certo rilievo ai parlamentari.

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