Cilento, tassa di soggiorno: controlli antievasori

Ecco quali comuni l'hanno adottata

Di Redazione Infocilento

Ecco quali comuni l’hanno adottata

Evasori della tassa di soggiorno. É caccia ai furbetti lungo la costiera Cilentana. Da Ascea a Sapri scattano i controlli per stanare chi non è in regola. Il fenomeno sicuramente è all’attenzione della neo amministrazione comunale di Camerota guidata dal sindaco Mario Scarpitta. Per questa stagione dati ufficiali non ce ne sono ancora. A preoccupare la nuova squadra di governo sono i dati dell’evasione registrata negli anni passati che ha toccato picchi del settanta per cento. I turisti che decidono di pernottare nelle strutture alberghiere ed extra alberghiere del comune cilentano dovrebbero versare 1.50 euro all’arrivo. Probabilmente fino ad oggi vacanzieri ed imprenditori non sono stati sufficientemente invogliati.

La situazione cambia di poco nella vicino Centola Palinuro. Nel comune del riconfermato sindaco Carmelo Stanziola ci sono controlli anti evasori. Da qualche anno si paga un euro al giorno per i primi sei giorni di vacanza. Lo scorso anno i controlli permisero di evidenziare una forte evasione. Su cento strutture turistiche oltre il venti per cento non era in regola. Istituita nel 2014 sulla tassa di soggiorno a Palinuro si registra anche un certo malcontento tra gli operatori turistici che ritengono l’impostazione particolarmente esosa rispetto a quella vigente nelle altre località del Cilento. In effetti dal confronto con gli altri comuni costieri, l’imposta di Centola risulta la più salata. Va leggermente meglio negli altri comuni cilentani.

È il caso di Sapri, dove però il gettito fiscale non supera i 10mila euro, anche perché la maggior parte delle strutture alberghiere ed extra alberghiere presenti non insistono direttamente sul territorio comunale della Città della Spigolatrice. Si paga solo a luglio e ad agosto, sono esenti le strutture extra alberghiere, oltre a una serie di esenzioni. Piccole ma non significative evasioni nei vicini comuni di San Giovanni a Piro, Vibonati e Ispani. Versamenti più o meno in regola a Pisciotta, dove in ogni caso non mancano i controlli per accertare eventuali evasioni. Controlli anche ad Ascea, dove la tassa di soggiorno si paga dal 2015, grazie ad un software che fornisce tutta l’assistenza necessaria agli operatori del settore. «Questo sistema funziona, a parte qualche difficoltà per alcune strutture extra alberghiere che hanno però la possibilità di scegliere un modello per la forfetizzazione dell’imposta di soggiorno. annota l’assessore al Turismo, Valentina Pica. Evasori? Piccoli ritardi che sono stati sempre risolti entro la fine dell’estate con semplici avvisi bonari». Il comune di Ascea per incentivare il pagamento della tassa ha previsto premi per i turisti in regola che avranno a disposizione un accompagnatore per visitare l’area archeologica di Velia o conoscere il sentiero dell’Amore. Per i buongustai prodotti tipici locali.

Niente tassa di soggiorno, infine, per i turisti che scelgono di soggiornare a Capaccio Paestum, Agropoli, Castellabate, Montecorice, Pollica e Casal Velino.

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