La denuncia dei bagnanti: situazione vergognosa
AGROPOLI. Acqua gialla e bagnanti in fuga. Questa la situazione che si è presentata ieri a quanti avevano deciso di godersi una giornata di relax sulla spiaggia del Lungomare. Una larga chiazza di colore giallo-marrone si estendeva fino ad una decina di metri dalla riva. Sul bagnasciuga, inoltre, era presente della schiuma di colore bianco. A finire nel mirino la sabbia utilizzata per il ripascimento del litorale. Quest’ultima è stata prelevata alla foce del Testene, quindi trasportata a riva.
Già nei giorni scorsi si erano sollevate polemiche considerato che la sabbia si presentava più dura e scura rispetto a quella già presente sul litorale di San Marco. Una condizione giustificata dal geologo e docente universitario Franco Ortolani, secondo il quale «I sedimenti prelevati ad alcune centinaia di metri hanno una granulometria inferiore a quelli che naturalmente costistuiscono la spiaggia». Ora però si presenta un nuovo problema che sembra abbia definitivamente pregiudicato le condizioni della costa e del mare Bandiera Blu di Agropoli.
«E’ evidente che ci sia un problema, forse la sabbia presa alla foce del Testene aveva all’interno sostanze organiche che a contatto con l’aria hanno determinato questo effetto andando in decomposizione», dice un residente della zona. Non manca chi sostiene che il fenomeno dipenda soltanto da un gioco di correnti. Da palazzo di città, invece, confermano che le operazioni di ripascimento sono state effettuate nel modo corretto ed anche la sabbia è stata analizzata per verificarne l’adattabilità prima di posizionarla sul litorale di San Marco. Ai fruitori di quel tratto di costa, però, le giustificazioni non bastano e chiedono immediati controlli per verificare eventuali forme d’inquinamento.
La polemica su San Marco giunge a pochi giorni da quella sulle condizioni di Trentova, invasa dalla posidonia.